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L’Ateneo vara piano assunzioni per 118 tecnici amministrativi. Ok al bilancio di previsione: "Nel 2024 via ai primi bandi"

Il rettore Riccardo Zucchi incassa l’ok al bilancio di previsione (con ‘sbilancio’ di 17,7 milioni di euro dovuto all’aumento dei costi), e annuncia il maxi reclutamento di personale .

L’Ateneo vara piano assunzioni per 118 tecnici amministrativi. Ok al bilancio di previsione: "Nel 2024 via ai primi bandi"

di Gabriele Masiero

PISA

Il consiglio di amministrazione dell’Università di Pisa ha approvato ieri il bilancio di previsione che presenta uno "sbilancio" di 17,7 milioni di euro (dovuto essenzialmente all’aumento dei costi, come anticipato nei giorni scorsi da La Nazione) che viene coperto dal fondo di riserva. Ma contestualmente ha approvato anche un maxi piano di assunzioni: si tratta di 118 unità da inserire nell’organico del personale tecnico amministrativo, che si aggiungono alle 14 stabilizzazioni delle scorse settimane. Complessivamente oggi l’ateneo pisano conta su organico di circa 1700 docenti (compresi i ricercatori) e 1500 tecnici e amministrativi. "Nonostante le criticità della nostra manovra finanziaria - ha spiegato il rettore Riccardo Zucchi - riusciamo a mettere in campo una straordinaria risposta per continuare ad assicurare servizi e il funzionamento del nostro ateneo. Perché se è vero che l’università ha bisogno di docenti per continuare a crescere ed essere attrattiva, è altrettanto vero che senza il prezioso lavoro del personale tecnico amministrativo non funzionerebbe". La spesa per far fronte al fabbisogno occupazionale sarà coperta per i prossimi cinque anni da appositi finanziamenti ministeriali. "Il saldo attivo tra dipendenti che andranno in pensione e nuovi assunti - ha aggiunto Zucchi - sarà significativamente a vantaggio di questi ultimi e contiamo, bandendo apposite selezioni pubbliche, di occupare questi posti il più possibile nel 2024 e non oltre il 31 ottobre 2025. Si tratta di 68 posti per categoria C e 45 di categoria D, gli altri posti residui riguardano un posto di categoria B e qualche altra posizione da funzionari o dirigenti". La scelta di compiere nuove assunzioni, anche a fronte di evidenti criticità finanziarie, pur, secondo il rettore, "piuttosto tranquillamente gestibili dentro un bilancio complessivo che per il nostro ateneo vale circa 350 milioni di euro, è un segnale che vogliamo dare anche alla città per guardare al futuro immediato e prossimo con la volontà di crescere, anche se dobbiamo fare i conti con un fondo di finanziamento ordinario che non ci permette investimenti maggiori".

Il ragionamento di Zucchi è semplice: "Non vogliamo limitarci a una visione esclusivamente prudenziale, intendiamo lavorare per un ateneo che sia sempre più attrattivo e questo passa anche da scelte che non dipendono solo da noi. Nei giorni scorsi il Comune ha convocato la Cut, la Commissione università territorio e anche in quella sede abbiamo denunciato che ci mancano ancora diverse centinaia di posti alloggio studenteschi. È un problema di competenza dell’azienda regionale diritto allo studio, ma è chiaro che si tratta di un aspetto decisivo per il futuro dell’università (anche in termini di attrattività) ma anche della città".