"Nel linguaggio comune, per archivio si intende uno spazio statico, polveroso, accessibile solo per l’attività di consultazione. Per noi invece l’archivio d’artista è un ente che partendo dalla sua istituzionalizzazione ha l’obiettivo di tenere viva la memoria dell’artista e della sua produzione anche attraverso iniziative e eventi aperti alla cittadinanza". Lo ha detto la segretaria del Comitato per l’Archivio "Dolfo", Anna Maria Pisano, che punta a creare una forte sinergia tra lavoro di archivio e pubblico. Un esperimento che partirà a breve in un’ala dello spazio espositivo Sms - affacciato sul viale delle Piagge - che ospita parte della produzione artistica del pisano Adolfo Scarselli (Volterra 1937 – Pisa 2013), meglio conosciuto come "Dolfo", artista poliedrico che è riuscito a intessere un forte legame con il territorio. Oltre mille opere che saranno studiate, catalogate, conservate e esposte, in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per la Toscana, il Comune che ha concesso gli spazi e l’Università di Pisa. La grande novità sarà l’apertura al pubblico con visite guidate bimestrali per far conoscere tutti i segreti del lavoro in un archivio d’artista. "Studieremo e racconteremo Dolfo e le sue opere collocandole nel periodo e nel contesto in cui sono state realizzate - precisa la presidente del Comitato e figlia dell’artista, Stenia Scarselli - per colmare l’esigenza di tenere traccia della sua produzione in maniera permanente e farla conoscere al pubblico". Un primo evento promosso dall’Archivio Dolfo è la mostra "Signum" di Gianni Lucchesi (in corso alla Chiesa della Spina), uno degli eredi artistici di Scarselli.
Ilaria Vallerini