
Massimo aveva 60 anni. Ed è una delle vittime più giovani del Covid in provincia di Pisa. Era stato ricoverato il 17 ottobre. Il giorno prima, venerdì, era stata portata in ospedale sua mamma, Oretta Guerrieri. In neanche un mese il terribile virus che sta devastando il mondo ha ucciso mamma e figlio. Oretta è morta il 27 ottobre, quando le condizioni di Massimo erano già preoccupanti, ma non al punto di far pensare che non ce l’avrebbe fatta. I primi giorni mamma e figlio erano nella stessa camera di ospedale. Si davano forza a vicenda. Poi la donna si è aggrabata ed è stata trasferita in terapia intensiva.
Massimo Nucci era una persona sana, stava bene anche se tre anni fa aveva avuto un problema cardiaco e gli erano stati impiantati due stent. "Ma aveva superato senza problemi l’intervento e si era ripreso subito – racconta la moglie Ornella Rosi – I medici mi hanno detto che non è morto per complicanze cardiache, ma proprio per il Covid che ha atrofizzato i polmoni. Ai bronchi non aveva niente, erano pulitissimi. Sono stati i polmoni a smettere di funzionare per colpa di questo tremendo virus. Dico a tutti, con il cuore, di stare attenti, di rispettare le regole, usare la mascherina e stare distanziati. Lo dico perché solo chi ci passa da questa situazione può davvero rendersene conto". Si è ammalato eppure stava attentissimo perché non voleva che il Covid prendesse sua mamma che era già in condizioni precarie di salute. E, invece, purtroppo si sono ammalti entrambi e a distanza di quindici giorni sono morti. Massimo, "Massimino" per gli amici di Santa Maria a Monte, lascia la moglie e i due figli.
Era, tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta, uno dei ragazzi di San Sebastiano e del bar di Guelfo e della Mariana in piazza della Vittoria. Appassionato di moto e giocatore di buon livello di biliardo, si era fidanzato da giovanissimo con Ornella e insieme hanno vissuto ogni momento del loro matrimonio. Molti di questi momenti, tante giornate, con la inseparabile moto. Per decenni aveva lavorato in conceria a Santa Croce dimostrando grande professionalità, capacità e impegno. L’ultimo saluto a Massimo, prima della sepoltura, c’è stato ieri nel cimitero di Santa Maria a Monte.
gabriele nuti