"La Toscana delle donne, ricca di opportunità"

Puntata speciale de La Pisaniana a Villa Scorzi di Calci: parla una protagonista, Cristina Manetti, capo di gabinetto del presidente Giani

La Toscana delle Donne, l’evento promosso dalla Regione Toscana, coordinata dal governatore Eugenio Giani e dal suo capo di gabibetto Cristina Manetti, approda stasera, ore 21 su 50Canale, alla Pisaniana, il collaudato format coproduzione del circolo culturale Filippo Mazzei e dell’emittente pisana. Nella cornice di Villa Scorzi a Calci, il salotto di Carlotta Romualdi ha ospitato donne d’eccellenza toscane: con Cristina Manetti, Marialina Marcucci, presidente Fondazione Carnevale Viareggio, Sabina Nuti, rettrice Scuola Superiore Sant’Anna, lil sindaco di Carrara Serena Arrighi, la presidente della Fondazione Livorno Arte e cultura Olimpia Vaccari e, collegate in esterna l’attrice Carolina Rosila presidente della Fondazione Teatro di Pisa, Patrizia Paoletti Tangheroni, Majidi Darya Ceo di Daxo Group, Francesca Ferrari titolare dell’omonima azienda agricola, il direttore Confcommercio Luca-Massa Carrara Sara Giovannini e la dermatologa Teresa Sichetti per la rubrica Terra Ambiente e Salute

Manetti, come nasce l’iniziativa?

"Per la giornata contro la violenza di genere, il 25 novembre, come donna e come rappresentante della Regione ho sentito la necessità di dare un segnale, che non fosse solo celebrazione ma un contributo concreto. La questione della parità, reale, di diritti e opportunità tra donne e uomini non è risolta. Pensiamo al dramma dei femminicidi, una strage quotidiana che misura un problema culturale profondo della società. O la questione lavoro, con l’naccettabile disparità di reddito a parità di funzioni svolte e la difficoltà a raggiungere, nella stessa misura degli uomini, le posizioni di vertice. C’è ancora tanto da fare e questa iniziativa della Regione è solo l’inizio di un lungo lavoro".

Cosa fare in termini concreti per far crescere le opportunità per un mondo più rosa?

"Guardiamo innanzitutto all’Europa, che è sempre più la nostra casa. Vi troviamo un aiuto per portare avanti la nostra battaglia di diritti ma anche per dare una risposte alle politiche di genere. Importante è l’occasione che ci danno i Fondi europei per la programmazione dei prossimi sette anni: riguarda l’empowerment femminile, l’agevolazione dell’imprenditoria femminile, l’offerta di un supporto alle donne, alle madri. Le stituzioni devono fare la loro parte. Dopo le quote rosa, imposte per ‘avviare’ maggiore presenza femminile, abbiamo visto che le donne si sono conquistate i ruoli attraverso capacità e competenza. Anche in economia ci devono essere azioni di supporto: dov le donne acquistano un ruolo maggiore, come imprenditrici o come rappresentanti sindacali, le cose vanno progressivamente a migliorare.

Quali le indicazioni che emergono dalle attività ed iniziative realizzate?

"Che resta ancora molto lavoro da fare sulle pari opportunità, in Toscana come ovunque. È’ stato bello vedere la grande partecipazione di donne, ma anche di molti uomini".

Alla Pisaniana sulla Toscana delle donne da Calci sono arrivati input utili?

"Esprimiamo la bellezza della varietà. Tra le tante caratteristiche delle donne c’è quella di sapersi arricchire a vicenda grazie proprio alle diversità da cui sappiamo trarre linfa vitale e scambio. La Toscana delle donne è stata un’esperienza che ci ha permesso di far incontrare tante realtà, di prendersi del tempo per noi, soffermarsi sulla ricchezza che racchiudono tante storie di emancipazione, di organizzazione, di cura, di apertura. Abbiamo riflettuto anche sulle pagine più dolorose in cui emerge quanto la violenza sulle donne sia ancora un fenomeno trasversale con radici antiche soprattutto culturali che riverberano nei comportamenti e nei pensieri. In sintesi estrema, la Toscana delle donne è la Toscana delle possibilità, mi piace dirla così. Ne abbiamo molte, focalizzarle è un grande passo di consapevolezza e di spinta per costruirle e per raggiungerle. Insieme".