Con "Solide trasparenze. La Torre Pendente in alabastro" si inaugura la speciale collana "Volaterrae – Arte e Cultura" del catalogo di Pacini Editore, nata in collaborazione con il Comune di Volterra e il sostegno della Cassa di Risparmio di Volterra. Un altro passo significativo nel percorso della città selezionata tra le dieci finaliste per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2022. L’alabastro, pietra di luce, l’oro bianco di Volterra che ne ha segnato la storia e l’economia, grazie al fiorire di un artigianato specializzato che trova le sue origini in età etrusca, è il grande protagonista di questo primo volume che racconta, attraverso il testo dello storico dell’arte Ilario Luperini e le affascinanti immagini scattate da Dante Ghilli, la storia della realizzazione della Torre di Pisa in alabastro, iniziata nel 2003 e terminata nel 2011. Una Torre che ha fatto il giro del mondo, dai Magazzini Gum di Mosca al West Field Center di San Francisco, passando per Tokio, in occasione 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, e Dubai. Oggi è custodita in posizione di rilievo nel Museo dell’Opera del Duomo di Pisa. Riprodurre la Torre si deve all’idea di Renato Casini della Ditta Barsanti, "convinto – racconta Luperini - che una copia in alabastro potesse divenire un’importante occasione, non solo per ridare dignità al mondo della manualità artigianale, ma soprattutto per valorizzare nel giusto modo la pietra volterrana per i suoi caratteri intrinseci e la peculiarità della sua lavorazione e dei suoi lavoranti".Giacomo Santi, sindaco di Volterra, commenta nella prefazione: "Oggi, purtroppo, sono poche le botteghe artigiane rimaste in attività, ma grandi sono le sfide che gli artigiani hanno saputo raccogliere e continuano a mettere in campo".
CronacaLa Torre di Pisa in alabastro, storia di un’impresa artigiana che ha girato il mondo