La sconfitta arancione "Crederci non è bastato Ripartire dalla rimonta rispetto al primo turno"

Paolo Martinelli (centrosinistra) tornerà alla sua Acli: "Interroghiamoci. Perché al Cep, San Piero e litorale abbiamo perso completamente terreno?".

La sconfitta arancione  "Crederci non è bastato  Ripartire dalla rimonta   rispetto al primo turno"

La sconfitta arancione "Crederci non è bastato Ripartire dalla rimonta rispetto al primo turno"

Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo di Paolo Martinelli al seggio elettorale di via San Martino. Palpabile la delusione e la pressione di una sfida elettorale sofferta che si è sfogata in lunghi abbracci dagli occhi lucidi. "Ci abbiamo creduto fino in fondo, ma non è bastato", dice il candidato sindaco del centrosinistra e lo confermano i numeri del ballottaggio: la partita termina a 52,33% per Michele Conti che si riconferma così alla guida della città, contro il 47,67% per Martinelli. Una sconfitta che fa male: l’onda arancione non è riuscita a arginare la forza dirompente del centrodestra che dalla vittoria alle amministrative del 2018 è ormai inarrestabile, ma comunque l’ex presidente provinciale delle Acli cerca di valorizzare gli aspetti positivi. Parla infatti di una grande rimonta rispetto al primo turno con una differenza di 2500 voti in più. E’ da questo segnale positivo che Martinelli vuole prendere la forza per continuare il percorso all’opposizione: "Abbiamo messo in campo una mobilitazione straordinaria e in moltissime zone della città abbiamo recuperato molto rispetto al primo turno. Purtroppo non è bastato". Ma il centrosinistra cosa ha sbagliato? Perché Pisa resta fortezza del centrodestra?.

"Dobbiamo interrogarci sulle zone di Pisa in cui abbiamo perso completamente terreno come il litorale, San Piero a Grado, la Vettola, Barbaricina e il Cep“, risponde Martinelli. "Tuttavia, quasi metà degli elettori ha sostenuto un nuovo modo di fare politica e una nuova idea di città. L’impegno che oggi voglio assumermi è quello di non disperdere questo patrimonio".

La partita per il governo della città non si è conclusa con astio. Anzi Martinelli ha inviato subito le sue congratulazioni a Conti: "A lui rivolgo i migliori auguri per il governo dei prossimi anni, nell’interesse della città, di tutta la città, anche di chi è in maggiore difficoltà".

La sua ora sarà una attività di "opposizione dentro e fuori il Consiglio comunale responsabile, vigile e attenta" e poi tornerà al suo "lavoro alle Acli". Martinelli rinnova un appello all’unità "delle forze che hanno sostenuto il progetto" e che dovranno "mantenere intatta la spinta unitaria che le ha animate in questa battaglia. Voglio ringraziare tutti gli straordinari volontari e le volontarie di questa campagna, moltissimi, per il loro lavoro infaticabile e tutti gli elettori e le elettrici che ci hanno votato. A loro dico che non ci rinchiuderemo nel palazzo e nelle dinamiche di potere, continueremo a fare attività nei quartieri e a dare voce alla città".

Affonda, invece, la scommessa della segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, su Pisa come laboratorio nazionale. "Quando mi sono approcciato a questa sfida ho posto una questione di metodo che è diventata un punto di riferimento e ha riportato la questione sul piano locale e programmatico. Questo è stato l’aspetto vincente che ha permesso l’aggregazione di tante parti – conclude Martinelli -. Le dinamiche nazionali le lascerò ai partiti, soprattutto in questa fase. Chi dovrà fare le proprie analisi le farà".

Ilaria Vallerini