La rivoluzione del turismo. L’accessibilità

Pisa deve puntare sull'accessibilità per diventare una destinazione turistica inclusiva e unica, superando barriere architettoniche e mentali. Serve una rivoluzione nell'approccio per trasformare la città storica in un luogo accessibile a tutti.

di Antonia Casini

Pisa città storica, vero, ma il suo punto di forza non può essere debolezza. E’ ancora poco accessibile, parola molto usata oggi. Forse troppo, ma resta una parola. Eppure sarebbe il futuro del turismo. Una realtà che supera le barriere architettoniche e della mente. Che cosa manca? Cambiare prospettiva. Per ogni evento da organizzare, ogni edificio da restaurare, ogni struttura da concepire, la domanda iniziale deve essere una: "E’ già o sarà accessibile?". Perché se lo è per le pesone disabili, lo è sempre per tutti. Un sogno, Pisa città turistica che abbatte gli ostacoli e che trasforma una battaglia in unicità. Per le guide turistiche uno dei problemi è la mobilità. Ma non c’è solo quella. Serve una rivoluzione nell’approccio.