REDAZIONE PISA

La proprietà intellettuale ai tempi dell’intelligenza artificiale

La 19/a conferenza annuale della Epip a Pisa si focalizza sulla proprietà intellettuale e l'economia dei dati, coinvolgendo accademici e rappresentanti istituzionali in un evento interdisciplinare e inclusivo.

Sabina. Nuti, rettrice Sant’Anna

Sabina. Nuti, rettrice Sant’Anna

"La proprietà intellettuale e il futuro dell’economia dei dati" è il tema al centro della 19/a conferenza annuale della Epip (European Policy for Intellectual Property Association), organizzata dalla Scuola Superiore Sant’Anna, in collaborazione con l’Università di Pisa, in programma tra l’11 e il 13 settembre, in varie sedi delle due istituzioni. Nel comitato organizzatore figurano i docenti della Sant’Anna, Caterina Sganga, Arianna Martinelli, Alessandro Nuvolari e Alberto Di Minin e Ilaria Kutufà, dell’ateneo pisano. Primo appuntamento mercoledì prossimo alle 9.30 presso l’Aula Magna Nuova del Palazzo della Sapienza con i saluti dei rettori di Sant’Anna e ateneo, Sabina Nuti e Riccardo Zucchi, del sindaco Michele Conti, della presidente di Epip, Justyna Ozegalska-Trybalska, del presidente dell’Unione industriale pisana, Andrea Madonna, e, collegato da remoto, del presidente della Siae, Salvatore Nastasi. La conferenza riunisce accademici provenienti dai settori dell’economia, del diritto e del management della proprietà intellettuale, insieme a giudici, rappresentanti delle istituzioni europee, dell’ufficio europeo dei brevetti, dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (Wipo), degli uffici brevetti e marchi italiani, europei e statunitensi dell’industria e delle professioni. Sono attesi a Pisa circa 300 partecipanti da ogni parte del mondo, rendendo così la conferenza un evento scientifico interdisciplinare e inclusivo. Il tema centrale della conferenza sarà il filo rosso di dieci panel, spesso insieme a questioni legate all’intelligenza artificiale e alle piattaforme digitali. Inoltre, sei sessioni sono dedicate a differenti aspetti del rapporto tra proprietà intellettuale e sostenibilità, mentre nove concentrano la propria attenzione sul bilanciamento tra proprietà intellettuale e interessi pubblici e privati che confliggono. Altre sessioni saranno dedicate al rapporto tra scienza, innovazione e brevetti, alla standardizzazione tecnologica, alla geografia dell’innovazione, alle strategie di contenzioso e di brevettazione, alla remunerazione degli autori, alle falle del mercato del diritto d’autore, al percorso da invenzione a innovazione (trasferimento tecnologico, finanziamento e investimento), alla mobilità ed export; e all’Open innovation e scienza aperta.