"La priorità se sarò eletta? Il portierato di quartiere"

Dalia Ramalli, 34 anni medico pisano, è la prima nello schieramento Pd .

"La priorità se sarò eletta?  Il portierato di quartiere"

"La priorità se sarò eletta? Il portierato di quartiere"

Dal lavoro in prima linea nel reparto Covid e nel servizio di Rianimazione Interdipartimentale Universitaria dell’Aoup a capolista Pd alle prossime amministrative. E’ Dalia Ramalli, 34enne pisana, neo specialista in Anestesia e Rianimazione. Ramalli è anche presidente del Comitato di gestione dell’asilo nido Betti e coordinatrice della rete dei rappresentanti dei genitori.

Perché ha scelto di candidarsi? "La vita mi ha portato a fare un ‘mestiere’ grazie al quale ho l’opportunità di prendermi cura delle persone, ora vorrei provare a dare il mio contributo anche alla comunità".

Quali sono le prime azioni che propone per Pisa?

"Proporrò il portierato di quartiere, che immagino animato dalle consulte delle associazioni che operano nelle varie zone della città, e la creazione di una pianificazione integrata della sicurezza e del commercio come avviene in molte città francesi. Proposte concrete, subito realizzabili. Vorrei poi una politica più vicina ai cittadini. Le periferie sono abbandonate a se stesse e spesso i quartieri sono diventati dormitori. Serve una città policentrica, sostenibile, dei diritti, servizi e opportunità per tutti".

Su quali punti è stata carente la Giunta Conti?

"Questa giunta ha lasciato indietro chi è più in difficoltà, trasformando Pisa nella città dell’esclusione. Il Sindaco, in qualità di massima Autorità Sanitaria del territorio, avrebbe dovuto ancor di più vigilare sullo stato di salute della sua popolazione e verificare il funzionamento dei servizi sanitari. Inoltre, ha frammentato i protagonisti della nostra città, invece che coagulare risorse umane importanti. Per esempio, servirebbe molta più sinergia con gli atenei".

Lei è medico, sulla sanità cosa potrete fare meglio?

"Sicuramente, come sulla sicurezza, partecipazione e sviluppo economico. La prossima sfida è garantire che la ricchezza di servizi sanitari e sociosanitari si trasformi in un sistema più integrato, capillare e accessibile ai cittadini. Sanità territoriale con le case della salute, piani di prevenzione e un maggiore coordinamento con la Regione servono per ridurre le liste d’attesa e il sovraccarico degli ospedali".

Scuole cittadine, cosa proponete?

"Immagino scuole accoglienti e attrezzate, servizi educativi comunali che favoriscano la conciliazione tra i tempi di lavoro dei genitori e la cura dei figli. Poi servono investimenti sulle strutture: il nido ‘Timpanaro’, che dovrebbe ospitare i bambini dal nido "Betti" e che verrà chiuso per ristrutturazioni, ne è un esempio. Da tempo ne abbiamo segnalato le notevoli problematiche strutturali ma ancora non sono state risolte".

Ilaria Vallerini