Pisa, 26 settembre 2024 – Il prato è a tutti gli effetti il quinto elemento necessario a completare il complesso della Piazza del Duomo di Pisa, un manto verde su cui posano le fabbriche monumentali. Non si tratta solo di una cornice, ma di un vero e proprio organismo “architettonico”, senza il quale verrebbe meno il disegno complessivo della Piazza, la sua iconografia e l’idea che di essa si è stratificata nel corso dei secoli.
Nel novero delle molte attività dell’Opera della Primaziale Pisana, dunque, uno spazio speciale è riservato alla cura di questo maestoso tappeto verde, che si estende per circa 28 mila metri quadri. I giardinieri dell’Opera sono impegnati quotidianamente e, nel periodo estivo, senza soluzione di continuità, nelle ordinarie operazioni di irrigazione e manutenzione. Con il supporto scientifico della Facoltà di Agraria di Pisa, l’Opera della Primaziale ha messo a frutto negli anni molte sperimentazioni di metodi e tecnologie innovative.
Ma comunque si tratta di un orgasmo vivente, che risponde sostanzialmente ad un principio di natura: ciclicamente, quindi, l’aspetto estetico viene sacrificato per consentire la messa a riposo del terreno e dei vegetali. Questo è il motivo per il quale è necessario accettare, ogni anno per una trentina di giorni, di vedere virare la colorazione del prato da verde a giallo, giusto il tempo dovuto ai giardinieri di procedere con il taglio “a zero”, consentire l’arieggiatura e la trasemina, nel periodo più idoneo per garantire il miglior risultato, che è proprio l’avvicinarsi dell’autunno. Un sacrificio tollerabile, quindi, che non pregiudica la qualità del disegno complessivo della Piazza del Duomo, ma che garantisce invece una buona salute del manto erboso.