La partita di Michele Conti "Concretezza e progetti Miglioreremo la qualità della vita per i pisani"

PISA

Cosa ha pensato quando si è capito che sarebbe stato ballottaggio?

"Nulla in particolare. Già dal pomeriggio di lunedì avevamo capito che fino all’ultimo il risultato sarebbe stato sul filo di lana e così è stato. Mi sono subito rimesso in attività per non disperdere le grandi energie raccolte durante la campagna grazie al contributo di tanti volontari. E dal giorno dopo siamo ripartiti con gli incontri con i cittadini".

Come ha passato queste due settimane?

"Le ho passate in mezzo alle persone, con tantissimi incontri in ogni quartiere. Ovunque ho trovato affetto e voglia di andare avanti per affermare quel cambiamento che siamo riusciti a portare a Pisa dal 2018. Abbiamo affrontato problemi concreti e ho preso nota di ogni segnalazione, suggerimento o proposta che sia stata fatta per migliorare, di tanto o di poco, la vita in una strada, una piazza o un parco pubblico. Devo ammettere che è stata una grande soddisfazione ricevere, soprattutto in queste due settimane, il sostegno di tanti cittadini che mi hanno spronato a proseguire con sempre maggiore entusiasmo". Che messaggio vuol mandare: 1) a chi l’ha votata al primo turno; 2) a chi ha votato i candidati rimasti fuori 3) a chi non è andato a votare?

"A tutti vorrei dire di andare a votare perché ogni voto è importante. In democrazia si vince anche per un solo voto e dunque ognuno deve sentirsi protagonista delle scelte collettive di una comunità. Mi rivolgo in particolare ai giovani, anche se spesso tra gli astensionisti ci sono persone della mia generazione che non si riconoscono più nelle forze politiche. Questa volta a Pisa c’erano tante possibilità, tanti candidati, e ognuno poteva esprimere liberamente la propria preferenza. Al ballottaggio però è diverso. Domenica e lunedì si voterà la persona più adatta a governare Pisa per i prossimi cinque anni. Per questo a tutti chiedo il voto convintamente, avendo mantenuto intatta la passione del primo giorno con la consapevolezza di avere acquisito una esperienza che mi permetterà dal giorno dopo l’elezione di riprendere in mano tutte le priorità della città".

Alla vigilia del primo turno si sono visti a Pisa i big della politica nazionale. Ora no. Secondo lei perché? E qualcuno si è comunque fatto sentire?

"Questo rientra nelle sfide elettorali di questo tipo. Al primo turno si votano i partiti e dunque è normale che i big nazionali vengano a dare il proprio contributo. Mentre, come dicevo, al ballottaggio si deve scegliere la persona. In ogni caso nell’accogliere a Pisa ministri e sottosegretari non ho certo perso tempo ma ho chiesto impegni e tempi precisi per i nostri dossier. E non mancherò di andare a Roma a sostenerli qualora ce ne fosse la necessità, come ho sempre fatto".

Cosa le ha dato più fastidio di quanto dichiarato o fatto dal suo sfidante in queste due settimane?

"Sinceramente non c’è niente che mi ha dato fastidio. Ho apprezzato che la campagna elettorale si sia mantenuta entro toni moderati, basati sul rispetto reciproco. Indice di maturità. Non si può dire lo stesso, purtroppo, di certi attacchi scomposti che sono arrivati da parte di alcuni suoi padrini politici, figure note in città che ripropongono un vecchio modo di fare politica, non basato su cose concrete ma su polemiche sterili che non interessano alle persone e che pontificano su tutto dopo avere inflitto a Pisa il people mover, il parcheggio di piazza Emanuele, contenziosi milionari e il 58° posto per qualità della vita. Ma i pisani hanno già dimostrato di non farsi più attrarre da queste sirene".

Rimarchi tre differenze fondamentali tra il suo progetto di città e quello del suo avversario?

"La principale differenza che vedo è nella concretezza delle proposte. Noi abbiamo precisi programmi che sono realizzabili e andranno a incidere in profondità sulla qualità della vita dei pisani. Penso alla tramvia., che rivoluzionerà la mobilità cittadina riducendo il traffico; ma anche a nuove piste ciclabili, nuove alberature e alle opere da realizzare con i fondi del PNRR. Poi, abbiamo in animo di investire nel 2023 altri 5 milioni di euro per nuove case popolari; infine di continuare a dare una mano alle famiglie con il nostro sistema dei bonus. Da parte del mio avversario vedo, invece, tante questioni sul metodo e sulla partecipazione ma poche idee concrete".

Che farà domani sera? Pensa che riuscirà a dormire?

"Certamente, sono sereno e dormirò tranquillamente, consapevole di avere fatto fino in fondo il mio dovere".

Ha già prenotato le vacanze?

"No di certo. Appena saranno concluse le elezioni entreremo nel Giugno Pisano. ci sarà tempo per le vacanze".

Gliel’abbiamo già chiesto ma, come si dice, ‘repetita juvant’: perché i pisani dovrebbero votare per lei?

"Perché domenica e lunedì i pisani avranno la possibilità di scegliere se tornare indietro al 2018 o andare avanti in questo cambiamento che è sotto gli occhi di tutti e che è stato in grado di liberare nuove energie grazie a metodi, persone e idee nuove. Per questo chiedo ai pisani di votare per me. Per essere ancora più orgogliosi di partecipare insieme al cambiamento di Pisa".

Paola Zerboni