REDAZIONE PISA

La Madonna di Loreto in Duomo

Funzione con l’arcivescovo e la Sacra Effigie della Vergine, patrona degli aviatori. "Più forza alla famiglia"

Una coincidenza che riempie di gioia. Nel giorno che la Chiesa dedica alla Madonna di Loreto, la sua Sacra Effigie si trova a Pisa, custodita dalla 46ª Aerobrigata nel sacrario di Kindu, e qui resterà fino al 23 dicembre. Ieri, per la messa solenne con l’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, l’effigie della Vergine Lauretana è entrata nel Duomo di Pisa, a benedire simbolicamente la città che in questi giorni la ospita e gli aviatori dei quali è la patrona. Presenti alla messa, ieri mattina in Duomo, le massime autorità civili e militari. Nella sua omelia al Vangelo, l’arcivescovo si è soffermato sull’importanza della famiglia e delle sue relazioni, di cui la Madonna è il simbolo. "In lei c’è la tenerezza della madre, quella che dà valore alla famiglia. Tutti noi siamo chiamati a far crescere le nostre relazioni familiari. Uno dei motivi per cui la famiglia nei nostri tempi si è indebolita è perché si è indebolito il senso dell’essere figli. E se perdo il senso di essere figlio difficilmente potrò essere un buon padre". "Che la visita della Sacra Effigie – ha concluso Benotto – possa depositare nel cuore di ciascuno di noi la tenerezza di Dio per essere capaci di essere famiglia e riscaldare questo modo che rischia di essere sempre più gelido".

"Viviamo da famiglia dentro la famiglia dell’aeronautica", ha detto don Pietro Folino Gallo, il cappellano della 46ª, che ha concelebrato la messa -. Preghiamo quindi per tutti i militari lontani da casa e per il nostro don Francesco in missione in Kuwait". Il comandante della base, generale Alessandro De Lorenzo, ha spiegato la felice coincidenza per cui la Sacra Effigie si trova oggi a Pisa: "L’anno scorso papa Francesco elesse il 2020 come anno del giubileo della Vergine Lauretana il cui centenario della sua proclamazione come protettrice degli aviatori ricorre proprio in questo anno. Così un anno fa iniziò il pellegrinaggio della Sacra Effigie che si sarebbe dovuto concludere in questo dicembre. Ma a causa del Covid ci sono stati rallentamenti e così oggi la Vergine Lauretana si è fermata proprio a Pisa". De Lorenzo ha ricordato quanto la città sia impegnata, grazie alla 46ª in missioni di pace, nell’aiuto a popolazioni in pericolo o colpite dalle calamità, e il grande supporto che essa dà nei voli sanitari.

La Sacra Effigie, già domenica, era stata visitata da un altro vescovo, monsignor Andrea Migliavacca, che ha celebrato la Santa Messa, trasmessa da Radio Maria, nella cappella del Sacrario dei "caduti di Kindu", il monumento innalzato in prossimità dell’aeroporto militare per ricordare le vittime dell’eccidio di Kindu. All’inizio della celebrazione, Migliavacca ha ricordato il suo legame d’affetto con la 46ª, presso cui suo papà Giuseppe svolse il servizio di leva nella Vam all’inizio degli anni Sessanta. La solennità mariana si ricollega alla tradizione secondo la quale il sacello venerato a Loreto sia la camera nella quale nacque Maria di Nazareth, in Galilea, dove fu educata e ricevette l’annuncio angelico. La leggenda popolare vuole che il trasporto sia avvenuto per opera degli angeli, ma in realtà avvenne per mare ad opera della famiglia Angeli prima di approdare a Loreto il 10 dicembre 1294. Papa Benedetto XV dichiarò la Beata Vergine di Loreto "Patrona di tutti gli aeronautici" il 24 marzo 1920, riconoscendo il "volo miracoloso" della Santa Casa.

Eleonora Mancini