"La cultura è un presidio, eventi e comunità"

I direttori artistici del Teatro Nuovo: "Incentivare l’apertura di attività". L’Arci Pisa: "Conti faccia mea culpa"

Quel sangue versato domenica pomeriggio è il grido di un quartiere che invoca aiuto. "I cittadini hanno bisogno di riappropriarsi della dimensione collettiva che ormai è venuta totalmente a mancare in zona Stazione. Non c’è più una comunità che si prende cura di un luogo e delle altre persone", commentano i direttori artistici del Teatro Nuovo in piazza della Stazione, Carlo Scorrano e Andrea Magini, rispettivamente delle associazioni Binario Vivo e Libera Musica. "Ci addolora sapere che Halim Hamza non tornerà più a casa dai suoi figli, certe cose non dovrebbero succedere", dicono i direttori artistici. "Per tornare a vivere il quartiere in sicurezza e senza paura la soluzione è fare cultura e incentivare l’apertura di nuove attività anche in piazza della Stazione. Per combattere il degrado le luci devono restare accese. Serve quindi un piano di rigenerazione urbana e un patto con gli enti del terzo settore per animare aree depresse della città e per lavorare con efficacia al contrasto del disagio sociale", concludono.

Alle numerose voci di cordoglio e vicinanza si unisce anche l’Arci Pisa: "L’intera città resta sconvolta e attonita da questa terribile vicenda. Con il suo lavoro Hamza aveva contribuito ad arricchire un quartiere che da troppo tempo vive in un contesto di estremo disagio". L’omicidio di Hamza "arriva dopo una serie di ulteriori casi di violenza in diverse aree della città, così come diverse sono state le estrazioni sociali e le origini degli aggressori e degli aggrediti in ciascuna circostanza. Vicende che testimoniano una città in grave difficoltà, la cui responsabilità in parte non può che essere attribuita all’attuale amministrazione comunale, dalle parole di Conti, infatti, non emerge nessun mea culpa né un vero cambio di passo, nessun accenno al fatto di aver costruito una campagna elettorale con soluzioni evidentemente semplicistiche ed inefficaci". Secondo l’Arci: "I fatti di cronaca di questi mesi testimoniano chiaramente che la città sicura è fatta dai cittadini e dai presìdi sociali, non da (re)azioni spot come aprire un locale della polizia municipale in zona Stazione".

I. V.