La base militare approda in consiglio: "Finalmente dibattito pubblico grazie a noi civici e progressisti"

La coalizione di centrosinistra: "Ribadiamo la nostra contrarietà al progetto nel parco, si interrompa subito l’iter procedurale".

La base militare approda in consiglio: "Finalmente dibattito pubblico grazie a noi civici e progressisti"

Paolo Martinelli, capogruppo de La Città delle Persone e già candidato sindaco di Pisa. per la coalizione civica e progressista

"La coalizione civica e progressista di opposizione esprime soddisfazione per essere riuscita, attraverso la nostra iniziativa politica all’interno del Consiglio Comunale, a portare all’attenzione del prossimo consiglio comunale su atti ispettivi una questione di rilevanza cruciale per la città: la discussione sulla nuova base militare prevista nel nostro territorio scegliendo che questo fosse l’argomento delle minoranze da inserire nell’ordine dei lavori a partire proprio dalla nostra mozione". "Questo risultato – spiega Paolo Martinelli, capogruppo de La Città delle Persone e già candidato sindaco per il centrosinistra – dimostra il nostro impegno costante nel garantire trasparenza e partecipazione attiva su temi che hanno un impatto significativo sulla vita dei cittadini. Riteniamo fondamentale che decisioni di tale portata, che riguardano la sicurezza, l’ambiente e lo sviluppo urbano, siano trattate in maniera aperta e condivisa con tutta la comunità".

"Alla prossima seduta del consiglio comunale – prosegue la nota della coalizione – , ci impegneremo a sollevare interrogativi e a richiedere risposte chiare riguardo alle conseguenze e agli investimenti relativi alla base militare. In particolare, ribadiamo la nostra ferma contrarietà alla realizzazione della base militare all’interno del Parco Naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, un’area protetta di rilevanza ambientale e paesaggistica, già riconosciuta come riserva Unesco. La nostra posizione è chiara: chiediamo al Governo Italiano di interrompere l’iter procedurale e di individuare soluzioni alternative che non prevedano la costruzione all’interno di un’area protetta né un impatto ambientale né di spesa economica come quello ad oggi prospettato". E c’è anche un piano B.

"Proponiamo – si spiega – di esplorare l’utilizzo di strutture militari dismesse, come vecchie caserme, che consentirebbero di ridurre significativamente i costi dell’intervento, evitando l’impatto ambientale devastante che una nuova costruzione comporterebbe. Questa soluzione potrebbe offrire un’opportunità per riqualificare aree già urbanizzate e rispondere meglio alle esigenze di sostenibilità e ottimizzazione delle risorse pubbliche. Ci impegneremo a vigilare affinché questa decisione venga presa in maniera consapevole e ponderata, tutelando il patrimonio naturale del nostro territorio, che già ospita numerose strutture militari, e procedendo con una programmazione urbanistica trasparente e condivisa con i cittadini. Invitiamo tutti i cittadini e le associazioni locali a seguire e partecipare attivamente alla discussione. La nostra coalizione continuerà a vigilare affinché il Comune agisca nel rispetto dei valori della trasparenza e della giustizia sociale e ambientale".