"Invalidità civile A Pisa ritardi inaccettabili"

La consigliera comunale del Pd Maria Antonietta Scognamiglio denuncia l'inaccettabile ritardo nell'accertamento dell'invalidità civile, che affligge la disabilità generalizzata, con ricadute su nuclei familiari e sulla scuola. Chiede alla Regione di intervenire e al sindaco di promuovere azioni per tutelare la salute dei cittadini.

"Invalidità civile  A Pisa ritardi  inaccettabili"
"Invalidità civile A Pisa ritardi inaccettabili"

"Otto mesi di attesa per l’accertamento dell’invalidità civile, quando la media nazionale si attesta in uno-due mesi, sono un ritardo inaccettabile, che affligge la disabilità generalizzata, danneggiando in primo luogo i più fragili, con ricadute su nuclei familiari che necessitano del certificato di invalidità civile in tempi rapidi per fornire assistenza adeguata ai genitori anziani o a figli con disabilità". Lo denuncia la consigliera comunale del Pd, Maria Antonietta Scognamiglio che porterà la vicenda all’attenzione della commissione consiliare competente nelle prossime settimane quando saranno ascoltati Asl, Sds e la presidente di Anmic. "E’ nella scuola, però - aggiunge la consigliera dem - che si manifesta l’effetto collaterale di maggior entità: un iter così lungo dilata i tempi per l’ottenimento del sostegno. Si toglie quindi la possibilità di assegnare i sostegni che servono nelle classi. Ad oggi, la realtà è che le famiglie che hanno fatto richiesta tra aprile e agosto, per i loro figli potrebbero non avere il sostegno a scuola in tempi congrui e verrebbero a mancare anche tutte le agevolazioni che aiutano a migliorare la qualità della vita. Inammissibile continuare a fare finta che il problema non esista. Non servono soluzioni tampone, ma risposte strutturali, a partire da una programmazione evidentemente da ripensare. Si è creato un disservizio noto agli addetti ai lavori e per questo prevedibile, poiché generato da pensionamenti e diminuzioni di personale non compensati da nuove assunzioni. La Regione intervenga con le risorse a disposizione, consapevoli che sono le politiche nazionali a dover, in primo luogo, tutelare la sanità pubblica". Ma, conclude Scognamiglio, "anche il sindaco Conti in quanto responsabile della salute dei cittadini faccia la sua parte e promuova azioni da coordinare col Garante dei diritti delle persone con disabilità".