
In campo scende pure Bernardo Corradi. Giusto per capirci, 13 presenze in Nazionale (foto d’epoca a fianco) e bomber che – dopo aver vestito la maglia del Ponsacco –, ha indossato anche quella dell’Inter, della Lazio e del Manchester City. Oggi Corradi è il commissario tecnico della nazionale italiana Under 17, ma non ha dimenticato quella stagione 1996-1997 sotto la torre del campanile pendente meno famoso della provincia. Così anche lui si fa portavoce della mobilitazione promossa da chi vuol chiede di intitolare il ‘Pollaio’ al presidentissimo Romano Aringhieri. "Il mio ricordo che è ancora vivo – ammette l’ex centravanti Azzurro –. Romano è stato colui che mi ha comprato dai Dilettanti e mi ha offerto la possibilità, attraverso le sue intuizioni, di farmi approdare al calcio che conta". "Anch’io – aggiunge ancora Corradi – mi unisco a questa petizione e spero che il campo sportivo di Ponsacco possa essere intitolato al grandissimo e indimenticabile presidente".
Corradi è solo l’ultimo di una schiera di "big" che sostengono l’iniziativa: da Giacomo Lazzini a Federico Tolomei, senza dimenticare Massimiliano Bongiorni, Giuliano Lotti, Sergio Sarritzu e perfino Corrado Bobo Pilleddu. Insomma, la storia più gloriosa del sodalizio rossoblu. La raccolta firme, intanto prosegue anche in paese al Bar Eden in via di Gello, all’estetica Kalos via dei Mille; all’edicola piazza della Repubblica, al bar Bambolo zona industriale Le Melorie, al bar Melagodo (Galleria Aringhieri) e al bar La Mostra.
Saverio Bargagna