REDAZIONE PISA

Infezione dopo una protesi al ginocchio, donna di 78 anni si rivolge alla Procura

La donna non riesce a ottenere il nulla osta dalla sanità toscana per potersi curare l'infezione presso un ospedale in Germania

Ospedale (foto repertorio)

Pisa, 25 novembre 2019 -  Dopo un calvario di oltre tre anni ha deciso di presentare un esposto alla procura di Pisa per segnalare quello che, a suo dire, è un episodio di malasanità in Toscana. La protagonista è una donna di 78 anni, Gabriella Ciampalini, residente a Perignano (Pisa), che ha contratto un'infezione post operatoria dopo aver subito l'innesto di una protesi al ginocchio e ora non riesce a ottenere il nulla osta dalla sanità toscana per potersi curare l'infezione presso un ospedale in Germania.

La vicenda, riferita all'ANSA, risale al 15 giugno 2016, quando la donna si è sottoposta a un intervento di protesi al ginocchio sinistro presso l'ospedale di Fucecchio (Firenze), ma poi qualche settimana più tardi le è stata diagnosticata l'infezione batterica da 'staphylococcus caprae' che, scrive la donna nell'esposto all'autorità giudiziaria, è stata contratta "durante la prima operazione".

Successivamente, nel febbraio 2017, Gabriella Ciampalini si è sottoposta a un altro intervento chirurgico presso una clinica a Forte dei Marmi (Lucca) per rimuovere "la protesi infetta e applicare uno spaziatore e nel maggio successivo è stata impiantata una nuova protesi". Tuttavia, l'infezione è comparsa nuovamente e ora da alcuni mesi la donna ha chiesto alla Asl un documento che attesti che in Italia non vi sono centri specializzati per curare l'infezione: con quell'attestazione la donna potrebbe recarsi all'ospedale settico Charité di Berlino per curarsi senza ulteriori aggravio di spese. Nell'esposto depositato il 21 novembre scorso, la paziente afferma "di ritenere responsabili tutti i medici" di quanto possa accaderle "che con la loro condotta e il loro diniego non mi concedono questi documenti".