
Un infermiere
Pisa, 18 dicembre 2020 - Scoppia il caso-divise in ospedale. Le divise per il personale da qualche tempo sono, infatti, gestite tramite armadi informatizzati che le distribuiscono tramite badge. Ma il sistema, affidato dalla direzione Aoup a una società esterna, non sta funzionando.
"Nei giorni scorsi – denuncia il segretario Nursind, Daniele Carbocci – sono rimasti senza divise gli infermieri di malattie infettive e del cardiotoracovascolare, del centro ustioni e dell’edificio 31. Senza pantaloni gli infermieri all’edificio 30. L’azienda appaltatrice, ha praticamente sospeso la consegna delle divise nominative che il personale aveva fino a poche settimane fa, gestendo tutto con gli armadi informatizzati ma non riescono a riempirli quindi quando il collega monta in servizio va a prendere la divisa non ne trova. I riempimenti degli armadi avvengono dopo l’inizio del turno di mattina degli infermieri costretti ad entrare in servizio in borghese. Inoltre la biancheria sia per le degenze che per le sale operatorie non viene consegnata in quantitativi adeguati. Nell’ultimo incontro con l’azienda come sindacato avevamo chiesto che l’Aoup ordinare alla ditta di fornire delle scorte di divise direttamente ai reparti in modo da usarle nei casi di emergenza. Stesso discorso per la biancheria. Ma ad oggi nessuna soluzione è stata trovata è le difficoltà aumentano, anche nei reparti Covid".
Intanto prende finalmente corpo il piano anti-contagio per il personale sanitario. Lunedì partirà in Aoup lo screening con tamponi nasofaringei o nella saliva rivolto agli operatori sanitari e a tutte le altre figure che operano a vario titolo nell’azienda. Un monitoraggio fatto scattare per iniziativa regionale ma sui cui il sindacato delle professioni infermieristiche Nursind ha fatto nelle ultime settimane un pesante pressing per arginare l’aumento degli infetti tra reparti e corsie. Il prelievo verrà effettuato in sedi appositamente individuate (parcheggio A1 Cisanello, U.O. Medicina Preventiva del lavoro, S. Chiara Edificio 15, U.O. Ginecologia e Ostetricia), con periodicità compresa tra 10 e non oltre i 15 giorni.
E’ stato deciso un ordine di priorità, beneficiari gli operatori sanitari, gli operatori attivi a vario titolo nell’azienda ma dipendenti di altri enti e i dipendenti del profilo non sanitario. Le prenotazioni on line si sono già aperte mercoledì scorso, i primi ad essere sottoposti ai tamponi – in ragione del maggior rischio espositivo e dell’esigenza di tutela della sanità pubblica – saranno i dipendenti della Medicina di laboratorio, del cardiotoracico e della chirurgia generale. A seguire, nell’arco della prossima settimana: materno infantile, diagnostica e immagini, emergenza e accettazione. Produzione media giornaliera prevista: circa 400 tamponi al giorno.
Francesca Bianchi