
Un momento dopo l’incidente
Pisa, 28 gennaio 2025 – Stava andando al lavoro in bici in un maneggio a San Giuliano. Una giornata grigia, il sole che comincia con molta fatica a illuminare. L’auto - al volante una donna - sembra aver urtato la sua bici. Diouf Ablaye, 55 anni, ha perso l’equilibrio, è caduto a terra e non si è più rialzato. Ha battuto con violenza la testa sull’asfalto. È successo sulla via Del Brennero, all’altezza della Tim, intorno alle 7. Una strada trafficata dove la viabilità si è fermata per permettere ai soccorsi di arrivare e operare. Il personale della Pubblica assistenza di Pisa ha provato di tutto ma l’uomo è deceduto dopo poco.
“Era da 10 anni in Italia – racconta l’amico Toure che abita con lui a Cascina – Ha anche lo zio qui e verranno gli altri parenti dal Senegal. Nel nostro paese di origine ha due mogli e figli. Era stato proprio venti giorni fa in Senegal”. “Stamattina (ieri, ndr) abbiamo fatto colazione insieme. ’Ci vediamo stasera’, ci siamo lasciati così. Un gran lavoratore, regolare, che si era inserito. Tanto il dolore”.
Ma a casa non è mai tornato. Il corpo si trova ora a medicina legale per l’autopsia. La donna al volante della Toyota Yaris, che si è fermata ed è molto provata, sarà indagata. Potrebbe rischiare - si stanno facendo verifiche - anche l’accusa di omicidio stradale. Secondo quanto ricostruito, Diouf Ablaye stava procedendo da Pisa verso il comune termale. Da Cascina il 55enne prendeva tutti i giorni il treno per arrivare a Pisa, da qui, poi, con la bicicletta raggiungeva il posto di lavoro “si occupava di cavalli”. Entrambi i mezzi sono stati sequestrati.
Anche Ibrahima Dieng, presidente dell’Unità migranti di Pisa e vice della Comunità senegalese, esprime la sua tristezza e la sua vicinanza alla famiglia.
An. Cas.