
Una tragedia che ha scosso tutti anche perché ha colpito una famiglia già molto provata dal dolore e alla quale si stanno stringendo tutti per testimoniare un affetto vero e sincero. I funerali di Luca Giorgi, il dipendente di punta della Ford Blu Bay di Pisa morto martedì a 54 anni, nel terrificante scontro tra la sua Suzuki 1000 e un furgone sulla via Emilia a Ospedaletto all’altezza di Forti Costruzioni, slittano e non si svolgeranno oggi. La salma di Giorgi è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria anche per l’esame autoptico e quindi non è stata restituita ai familiari che ieri hanno prelevato dalla polizia municipale di Pisa che ha svolto i rilievi gli effetti personali del povero Luca che ad aprile avrebbe compiuto 55 anni.
Una figura di alto valore sia umano che professionale, tanto è vero che è stato ricordato in queste ore con parole commosse da Ford Italia. Il presidente di Ford Italia, ingegner Fabrizio Faltoni, ha manifestato la ferma intenzione di partecipare alle esequie di un dipendente che aveva avuto modo di apprezzare molto per le sue qualità. E nessuno ha dimenticato quanto la vita abbia messo a dura prova Luca e l’intera sua famiglia. Nel 2006, pochi mesi dopo la nascita della seconda figlia Lucrezia ora quasi 15enne, la mamma Monica Menichini che lavorava come custode alle elementari di San Lorenzo alle Corti morì quando aveva solo 40 anni. Un mese dopo il parto cesareo, che sembrava avere avuto un decorso normale, la donna entrò in coma dopo un malore. Abbracciò la piccola Lucrezia solo per pochi giorni e poi venne strappata via da un evento le cui cause non sono mai state chiarite con certezza.
Toccò a Luca crescere Lucrezia e la primogenita Giorgia che ha 22 anni e lavora anche lei alla Ford Blu Bay di Pisa. A fianco di Giorgi la mamma Silvana, nonna delle due ragazze, e la sorella della vittima Annalisa Giorgi che sono rimaste ora i punti di riferimento delle due ragazze alle quali si sta stringendo tutta la comunità di Cascina, perché questo nuovo terribile lutto è davvero traumatizzante. Una verità durissima da accettare anche per i compagni di lavoro. Perché Luca non era solo un dipendente ma un amico fraterno per tutti, a partire dal proprietario Antonio Carito che segue da vicino tutte le dolorose incombenze che sono conseguenti alla tragedia, stando vicinissimo alle figlie e a tutti i familiari. "Siamo una grande famiglia – ha ribadito ieri commosso Antonio Carito – e questa tragedia ci sconvolge. Sia noi che i parenti in queste ore abbiamo ricevuto tantissimi attestati, ulteriore dimostrazione di quanto Luca fosse ben voluto e apprezzato".
Enrico Salvadori