Inchiesta sul crac del giornale ’L’Unità’ Mazzeo: "Ribadisco la mia estraneità ai fatti"

Ci sono anche l‘imprenditore ed ex governatore della Sardegna, Renato Soru, e il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo (foto), tra le persone rinviate ieri a giudizio dal gup di Roma per il crack del quotidiano l’Unità. Il processo è stato fissato al prossimo 13 febbraio e l’accusa è di bancarotta per distrazione e per dissipazione. Mazzeo, in una nota, respinge le accuse: "La vicenda risale a 10 anni fa quando, per poco più di 6 mesi, ho ricoperto la carica di consigliere di amministrazione della società che editava l’Unità". "I capi di imputazione contestati - precisa il presidente del consiglio regionale - non riguardano il fallimento della società bensì un concordato positivamente concluso. Ribadisco la mia totale e assoluta estraneità trattandosi, peraltro, di fatti relativi a periodi in cui neppure ero membro del consiglio di amministrazione". Mazzeo ammette che si sarebbe aspettato "di non arrivare al dibattimento, ma continuo a nutrire pieno rispetto e fiducia nella magistratura: dimostreremo in aula la mia totale estraneità rispetto a tutte le contestazioni, ma resta l’amarezza per una vicenda che mi vede ancora coinvolto nonostante la piena correttezza e trasparenza della mia condotta nel brevissimo periodo in cui ho ricoperto un ruolo nella compagine sociale".