Inchiesta Keu e ambientalisti a fasi alterne

Maurizio

Nerini*

Dopo le notizie avute nella commissione consiliare competente sull’ambiente che presiedo il 15 novembre 2021, le ultime sull’inchiesta KEU non sono delle migliori.

A fronte di un palese inquinamento rilevato dall’unico sito ripristinato abbastanza velocemente nonostante le complicazioni logistiche in ambito militare all’aeroporto di Pisa, si assiste ad evoluzioni preoccupanti come lo stop alla bonifica della ex-Vacis da parte del TAR dopo l’ordinanza del Comune di Pisa che recepiva indicazioni precise di ARPAT.

Dopo 14 mesi le sostanze ancora restano nel sottosuolo pisano a dispetto del fatto che la nostra amministrazione avesse tentato di intervenire con celerità e decisione per rimuovere un conclamato problema ambientale.

Le responsabilità individuali le accerterà la magistratura, ma le responsabilità politiche sono evidenti, occorre ricordarlo: ancora di più pesano i silenzi che arrivano dal del PD a tutti i livelli: dalle mancate prese di posizione sul famoso emendamento, che ha aperto la fase degli smaltimenti facili proposto da Pieroni e avallato da Giani allora presidente del consiglio regionale, alle difese ad oltranza dei sindaci PD coinvolti sul territorio.

Ambientalisti a corrente alternata più attenti alla poltrona che al sottosuolo toscano: a rimetterci è sempre l’ambiente con pesanti ipoteche sul futuro.

Nell’attesa che le indagini giudiziarie si concludano, speriamo non in bolla di sapone, abbiamo però la certezza che a parti inverse avremmo visto quelli del PD stracciarsi le vesti... non solo in senso figurato.

* Presidente Prima Commissione consiliare permanente Pisa