MATTEO MARCELLO
Cronaca

Toscana e Liguria ostaggio dei roghi. Piromani senza controllo nei boschi

Vigili del fuoco ancora al lavoro a Framura nello Spezzino. Centinaia di ettari di verde andati in fumo

Foto inviata da Ruggero Simoncelli

Firenze, 18 agosto 2021 - La Liguria e la Toscana bruciano ancora, e dietro ciò che resta dei centinaia di ettari di boschi andati in fumo non c’è solo la fatale disattenzione dell’uomo, ma si cela ancora una volta l’inquietante incubo dei piromani. I roghi si susseguono da giorni: il più grave nello Spezzino, a Framura, dove dalla serata di sabato 14 sta bruciando la collina che sovrasta il paese: oltre cento ettari di bosco e macchia mediterranea ridotti a cenere, con il lavoro incessante di oltre cento uomini, due canadair e tre elicotteri antincendio che ha permesso di limitare quello che rimarrà comunque un danno ambientale notevole. Ieri sono iniziate le operazioni di bonifica, le fiamme sono ormai sotto controllo, ma la Protezione civile della Regione Liguria per precauzione non ha ancora sciolto l’emergenza: così, si protrarrà almeno fino a stasera il rientro a casa delle ventuno persone – tre famiglie di Arcapassana, e i gestori e gli ospiti di un agriturismo di Laghello – evacuate a scopo precauzionale nella mattinata di lunedì.

«Non ci sono ancora le condizioni per il rientro a casa degli evacuati, l’augurio è che possano farvi ritorno domani (oggi; ndr.) – spiega l’assessore regionale ligure alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone –. In questi giorni per contenere il rogo sono intervenuti oltre cento volontari, a cui va il nostro ringraziamento per il prezioso lavoro svolto. Al momento rimane lo stato di allarme di interfaccia, le fiamme risultano ormai spente, ma l’attività nel sottobosco è ancora importante. L’attività di bonifica sarà molto lunga». «Oggi va meglio, ma l’emergenza non è ancora terminata» aggiunge Andrea Da Passano, sindaco del piccolo paese della riviera spezzina, che sin dalle prime ore non ha esitato a imbracciare l’idrante assieme ai volontari della squadra comunale di antincendio boschivo per combattere le fiamme.

Un rogo dietro il quale potrebbe celarsi la mano di uno o più piromani: quella dolosa è tra le piste battute dai carabinieri forestali, che pure non escludono la matrice colposa, in quanto l’area dalla quale sarebbe partito il rogo è spesso frequentata da campeggiatori. Sono invece colposi i due roghi che hanno interessato le Cinque Terre negli ultimi giorni: sia l’incendio che ha minacciato il Santuario di Montenero, sia quello che ha lambito la provinciale delle Cinque terre, entrambi a Riomaggiore, sarebbero stati generati da un errore umano. Un’emergenza senza sosta: dalla Liguria alla Toscana, anche ieri è stata giornata di duro lavoro per vigili del fuoco e volontari antincendio: roghi sono scoppiati a Castelfiorentino (Firenze) in località Santo Stefano, a Vicarello (Livorno); in Casentino, nel comune di Bibbiena (Arezzo), ed anche nelle province di Grosseto e Lucca, a Campagnatico e a Gallicano. Qui, la matrice dei roghi sarebbe di origine colposa, tanto che il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha esortato cittadini e turisti «a essere più responsabili perché la maggior parte degli incendi sono dovuti alla disattenzione».