In classe D entro il 2033. Chi sgarra non può vendere

Obblighi e sanzioni: cosa dice la normativa, nel pacchetto riforme Fit for 55

In classe D entro il 2033. Chi sgarra non può vendere

In classe D entro il 2033. Chi sgarra non può vendere

È arrivato da qualche settimana il via libera del Parlamento europeo alla direttiva Ue sulle "case green", il provvedimento avanzato dalla Commissione europea per migliorare le performance energetiche degli edifici inserito nel pacchetto di riforme Fit for 55. L’obiettivo è agire in modo prioritario sul 15% degli edifici più energivori per ogni stato membro collocati in classe energetica G (la più bassa), in Italia si tratta di circa 1,8 milioni di edifici residenziali sul totale di 12 milioni, secondo l’Istat. In base alla direttiva Ue "case green" gli edifici che dovranno essere ristrutturati in Italia entro il 2033 perché non rientranti nelle regole sono almeno due milioni: affinché la direttiva europea sia concretamente applicabile risulta necessaria una politica di incentivazione fiscale adeguata, così da poter agevolare il processo e implementare soluzioni integrate per ogni edificio.

La normativa intende ridurre del 55% entro il 2030 le emissioni nocive rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere le emissioni zero entro il 2050. Il testo prevede che tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2028, mentre quelli esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033. Per il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024. Ma quali sono gli interventi previsti e le deroghe? Per ridurre i consumi sono previsti interventi come la realizzazione di pannelli solari, nuove caldaie, sostituzione infissi e posizionamento del cappotto termico.

Alessandra Alderigi