In 50 a donare sangue per l’ospedale "Lotti"

Dalla ‘cittadina del mobile’ con l’iniziativa dei Fratres. Nella comitiva il recordman. Stefano e tanti giovani

Migration

Cinquanta come gli anni di dedizione al dono, cinquanta come le persone che ieri mattina si sono alternate al centro trasfusionale dell’ospedale Lotti di Pontedera per la quinta edizione di Ponsacco dona, iniziativa organizzata dal gruppo Fratres della cittadina del mobile. "Questa mattina – racconta Samuele Ferretti anima del gruppo Fratres – abbiamo in lista molti dei nostri donatori abituali, due persone che sono tornati al dono dopo un po’ di assenza e poi sei giovani che si sono avvicinati per la prima volta a questo mondo. La ricchezza della nostra iniziativa sta proprio qui, riuscire a coinvolgere i ragazzi e le ragazze più giovani". Nella sala d’attesa del reparto del Lotti si rincorrono le storie dei donatori da record. Come quella di Stefano Granchi arrivato alla donazione di sangue numero 104. "Ho cominciato tardi e dovevo rifarmi – scherza –. A chi ha timore a donare il sangue dico: anche io ne avevo all’inizio, poi mi sono fatto coraggio ed eccomi qui. Quando esco da questa stanza mi sento meglio, sento di aver fatto qualcosa di importante".

Il senso dell’iniziativa sta tutto qui, sensibilizzare alla donazione di sangue e plasma, elementi che non possono essere ricostruiti in laboratorio. "Ringraziamo il gruppo Fratres – ha detto il dottore Luca Galli – un’associazione sempre molto attenta al territorio". "Sono a più di 60 donazioni – racconta Graziella Giuntini – lo faccio dal ’69, per me è un voto". La giornata è proseguita con la celebrazione della messa e la cena per festeggiare i 50 anni della Fratres e premiare i donatori da record.

S.E.