Il tartufo resiste al Covid. Al via l’edizione a prova di contagio

Capienza 300 persone. All’entrata i volontari. misureranno la febbre

Parte da La Serra la prima corsa del tartufo in versione anti-Covid. Da venerdì a domenica 27 i volontari del Circolo Arci offriranno un’esperienza culinaria che mette al centro due prelibatezze gastronomiche: il tartufo ed il porcino. "Per garantire la sicurezza ingressi ed uscite saranno separati – spiega il presidente del Circolo Arci Cesare Profeti – e all’entrata dei volontari della Misericordia locale misureranno la temperatura ai presenti; inoltre per ogni tavolo verrà preso il numero telefonico di una persona, così da rintracciare i suoi contatti nel caso (malaugurato) di una positività. La capienza è di 280-300 persone, che sarebbero state 450 in una situazione di normalità. Ovviamente all’ingresso e in vari punti della struttura sarà presente il gel per detergersi le mani. Infine gli ambienti verranno sanificati costantemente". "Sono molto felice – sottolinea il presidente della Fondazione Marzio Gabbanini – nel vedere quanto impegno ci mettono i volontari che organizzano le feste dedicate al tartufo. La collaborazione con le associazioni è fondamentale e io ringrazio chi ci sta mettendo l’anima. Non era scontato che il tartufo andasse avanti ma noi ce la stiamo mettendo tutta. E saremo anche giudicati per come gestiremo il fondamentale aspetto della sicurezza". La raccolta come procede? Il mix climatico degli ultimi giorni e le prime piogge dovrebbero aiutare sia qualità che quantità.

C. B.