Il primo giorno di scuola nei licei pisani "Una forte emozione per il ritorno in classe"

’Dini’, ’Buonarroti’ e ’Carducci’ superano l’emergenza aule mancanti. I dirigenti: "È stato un gioco di incastri tra orari e spazi"

PISA

La prima campanella è suonata ieri in un clima di entusiasmo per il graduale ritorno alla normalità. Di fronte all’ingresso del Liceo ’Dini’ una schiera di studenti del primo anno attende di entrare, dietro le mascherine si scorge un’ombra di preoccupazione come per ogni nuovo inizio. Ad accogliere gli alunni ci sono preside e vicepreside, mentre i professori si incaricano di accompagnare una classe per volta in classe. Verifica di Green pass all’entrata dei licei sia per il personale che per i genitori degli alunni o per gli esterni. L’emergenza aule è stata tamponata tramite un gioco di incastri "un orario provvisorio per iniziare che al più presto sarà sostituito con quello definitivo" dichiara la dirigente scolastica del ’Dini’, Adriana Piccigallo. Lo stesso scenario si ripete anche per il Liceo ’Galilei’ e l’Istituto ’Pacinotti’ dove il ritorno a scuola impone alcune regole da seguire per assicurare una ripartenza in piena sicurezza. "Sono rientrate tutte le classi con ingressi differenziati – afferma l’ insegnante di Geografia turistica ed economica dell’Istituto ’Pacinotti’, Ilaria Francalanci –. L’emozione è tanta per il ritorno in presenza e auspichiamo che possa durare fino a giugno, confidando anche sulla vaccinazione di tutti gli studenti".

Tutto tranquillo anche al Liceo ’Buonarroti’, che nonostante le problematiche delle ultime settimane, ha riaperto le porte agli studenti. Non a tutti però, le prime saranno accolte da oggi. "Questa mattina abbiamo dato il benvenuto a tutte le classi, tranne agli alunni del primo anno che per motivi organizzativi saranno accolti solo domani (oggi per chi legge). L’ingresso questa mattina, nonostante il controllo del Green pass dei docenti svolto dal personale Ata dedicato e lo smistamento dei ragazzi che hanno i loro ingressi dedicati per evitare gli assembramenti si è svolto senza intoppi – commenta la professoressa di inglese Francesca Pontillo –. In classe gli alunni erano contenti di essere tornati, trovando un confronto diretto con i docenti sui molti interrogativi in merito all’andamento dell’anno scolastico". Interrogativi leciti soprattutto in seguito alle gravi problematiche della scuola venute a galla in questo periodo di crisi.

"L’organizzazione oraria che è stata studiata approfonditamente prima di essere messa a regime è stata funzionale perché siamo riusciti a coniugare le problematiche dell’emergenza sanitaria con quelle della mancanza di spazi all’interno della scuola", spiega la preside del Liceo ’Carducci’, Sandra Capparelli.

Abbiamo studiato la gestione del rientro fino ai minimi dettagli per garantire la sicurezza: "5 ingressi e altrettante uscite diversificate, un orario delle lezioni ridotto a 50 minuti e l’introduzione della settimana corta per tutti, con un giorno di riposo per le classi – illustra la dirigente del ’Carducci’–. Per sopperire alla mancanza di 9 aule, abbiamo da subito ambito ad ottenere gli spazi delle ’Perodi’, ma per ora la situazione è in stallo, speriamo di raggiungere al più presto un accordo con gli enti locali in modo da ricavare spazio per tre aule, dando così respiro alla nostra struttura che è in sofferenza. Oltre a questo, stiamo ristrutturando un altro spazio all’interno dell’edificio scolastico e auspichiamo che nel frattempo qualcuno risponda al bando pubblico della Provincia di Pisa e si faccia avanti per mettere a disposizione il proprio edificio ad uso scolastico. Il nostro obiettivo è quello di assicurare ai nostri studenti il benessere a scuola e una formazone a tutto tondo e di qualità in spazi adeguati".

Ilaria Vallerini