Erika Pontini
Cronaca

Matteo Falcinelli arrestato a Miami, l’avvocato Maresca: “Capirò quanto può intervenire l’autorità italiana”

Il caso dello studente spoletino di 25 anni incaprettato per 13 minuti potrebbe finire alla procura di Roma

Firenze, 5 maggio 2024 – Il caso di Matteo Falcinelli, lo studente spoletino di 25 anni arrestato a Miami e incaprettato nella cella di transito della stazione di polizia per tredici minuti, potrebbe finire anche alla procura di Roma, competente ad indagare, anche quando il reato è commesso all’estero ai danni di un cittadino italiano.

Vlasta Studenicova, la mamma del giovane che si trova attualmente negli Stati Uniti insieme al figlio, ha contattato l’avvocato fiorentino Francesco Maresca, già legale dei familiari di Meredith Kercher nei processi contro l’americana Amanda Knox e l’allora fidanzato Raffaele Sollecito (poi prosciolti da ogni accusa), e nei confronti dell’unico condannato Rudy Guede.

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“Nei prossimi giorni - spiega il legale a Qn-La Nazione - cercherò di capire quanto l’autorità italiana possa intervenire nei confronti del ragazzo. Al momento ho ricevuto incarico per questo”.

“Come tutti ho visionato i filmati. Il video è pesante, parla da sé, il comportamento adottato dalla polizia non è tollerabile. Ed è giusta l’indignazione della mamma che spero possa essere compresa appieno dalle autorità competenti”, aggiunge l’avvocato.

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La famiglia Falcinelli vuole infatti sporgere denuncia per quelle che ritiene essere state vere e proprie torture inflitte al giovane studente quando è stato portato nella caserma di Miami North Beach e sottoposto alla manovra dell’hogtied restraint - una sorta di incaprettamento - con le manette ai polsi legate alle cinghie sulle caviglie. In quella posizione, come emerge dalle bodycam degli agenti, di cui la famiglia è entrata in possesso solo a metà aprile attraverso i legali americani che seguono la vicenda giudiziaria, Matteo è rimasto per tredici minuti. Solo successivamente è stato slegato e poi condotto in carcere. Rintracciato grazie ai compagni del campus dove vive a Miami e liberato su cauzione adesso è stato ammesso dal giudice al programma Pti, una sorta di ‘rieducazione’ che, di fatto, fa decadere le iniziali accuse di resistenza a pubblico ufficiale e opposizione all’arresto senza violenza, contestate in base al rapporto della polizia. La famiglia ritiene grave anche il comportamento degli agenti all’esterno del locale quando alle 3 e 30 del mattino Falcinelli è stato bloccato, ritengono senza alcun motivo, con la manovra del ginocchio sul collo che negli Usa ha già ucciso molte persone, tra cui George Floyd perché impedisce di respirare.