
di Francesco Paletti
Punto primo: "Sento parlare spesso di ’richiami’ in vista di competizioni quali play-off o simili, ma io faccio il preparatore atletico da oltre trent’anni e non saprei proprio dirle che cosa sono". Punto secondo: "Ciò non significa che non si possa impostare un lavoro mirato in vista dei play-off, ma la variabile tempo è decisiva: arrivarci da terzi o quarti può aiutare perché si ha a disposizione una settimana di lavoro in più". Ancora più importante, però, è il punto terzo: "Ma siamo proprio sicuri che per il Pisa sia già arrivato il momento di programmare gli spareggi promozione? I nerazzurri sono lì, a -3 dal secondo posto e io credo proprio che D’Angelo e il suo staff, in questo momento, siano concentrati solo sull’obiettivo di battere il Cosenza. E poi il Frosinone".
Vietato precorrere i tempi, insomma, per Giovanni Bonocore, preparatore atletico cresciuto proprio nel Pisa (nelle stagioni di mister D’Arrigo), pisano con tanto di laboratorio in quel di Bientina e con il nerazzurro nel cuore. Ma anche e soprattutto uno dei punti di riferimento a livello internazionale dell’individualizzazione della preparazione atletica e fisica: per cinque anni è stato il personal trainer di Alex Del Piero, poi, fra gli altri, ha seguito anche l’ultima rinascita di Pepito Rossi che, dopo un lungo calvario, tornò a giocare (e segnare) con continuità in Spagna con il Levante. Fino alla stagione scorsa ha collaborato con mister Alvini alla Reggiana. Dunque meglio aspettare?
"E’ necessario. In primo luogo perché il Pisa i play-off potrebbe anche non farli e in secondo luogo perché il piazzamento finale determinerà anche i tempi di lavoro".
Il piazzamento è così importante?
"Rispetto al programma da impostare sicuramente. In entrambe i casi, ovviamente, si può fare qualcosa. Ma sono due opzioni diverse: arrivare fra il terzo e il quarto posto significa avere a disposizione sette giorni in più. Dal quinto in poi, invece, dal punto di vista pratico è e sarà una settimana di lavoro normale dato che il 6 maggio si disputa l’ultima di campionato e il 12 iniziano gli spareggi promozione".
Nel caso come ci arriverebbe il Pisa?
"Per rispondere con precisione bisognerebbe essere parte dello staff. Di sicuro, però, i nerazzurri, come le altre, si presenteranno all’appuntamento con una varietà di situazioni piuttosto ampia: la squadra di D’Angelo ha una decina di calciatori che hanno giocato più di trenta partite e altri che sono stati impiegati meno. Oltre a questo contano anche le caratteristiche fisiche e atletiche specifiche dei singoli".
Quindi?
"Nel tempo che ci sarà a disposizione, a mio parere sarebbe necessario pensare a lavori il più possibile personalizzati sulle necessità e i bisogni specifici di ciascun giocatore a questo punto della stagione. Sarà importante impostare un lavoro di recupero senza appesantirli inutilmente. Poi si possono fare anche dei lavori specifici di eccitazione neuromuscolare anche nell’immediata vigilia perché non affaticano ma stimolano. Con Del Piero, ad esempio, li facevano anche la mattina delle sfide di Champions in notturna".