Il peggiore: Adrian Rus

Si salvano soltanto gli attaccanti: Masucci, Gliozzi e Sibilli. E anche chi entra non riesce a incidere

NICOLAS 5,5. Non può niente sull’ennesimo "gollonzo" con cui il Frosinone pareggia. Poi però evidenzia una scarsa reattività sul colpo di testa, ravvicinato ma centrale, con cui Borrelli sigla il raddoppio.

HERMANNSSON 5,5. La sua interpretazione del ruolo di terzino destro non sarebbe neppure così male. Quando si concede il lusso di avanzare, riesce persino a proporre cross interessanti.

ESTEVES 5,5. Ancora una volta entra in campo quando la partita prende definitivamente la direzione della squadra avversaria. E così anche la sua tecnica individuale finisce nel vortice negativo.

CARACCIOLO 5,5. Anche Borrelli deve pagare dazio quando la palla transita dalle parti del capitano. Ci mette fisico e determinazione, chiude a testa alta.

BERUATTO 5. Tenta di supportare la manovra offensiva e incidere dalla metà campo in su, ma sul taccuino non c’è traccia di suggerimenti vincenti per i compagni.

GARGIULO 5. Benino fino alla mezz’ora di gioco, quando tutta la squadra sembra viaggiare sulle ali dell’entusiasmo. Poi anche lui si sgonfia progressivamente ed esce dai radar del match senza dare neppure un pizzico di fisicità.

MOREO 4,5. Si presenta con un velo misterioso nel cuore dell’area di rigore, libero da marcature asfissianti. Poi mette la "ciliegina" sulla torta quando cestina il cioccolatino regalatogli da Torregrossa e spara il pallone tra le braccia di Turati.

NAGY 5,5. Corre per cinque e sembra parecchio a suo agio nel centrocampo a due mediani, prendendosi anche qualche licenza di spingere in verticale.

MARIN 5. Finisce ancora una volta nell’azione che porta al gol avversario, facendosi soffiare il pallone dalla pressione avversaria nella propria trequarti. Cerca di metterci la solita grinta, ma ringhia a vuoto.

TRAMONI M.5,5: si alza dalla panchina per sparacchiare nei pressi della bandierina, dalla parte opposta del campo, un cross sgonfio.

MASUCCI 6. Dopo neppure un giro di lancette dell’orologio sforna l’assist vincente per Gliozzi. Fino a che resta in campo è la consueta bandiera.

MORUTAN 5,5. Potrebbe riaccendere la scintilla entrando dalla panchina, ma sembra predicare nel deserto e anche lui termina la gara incupito e ingobbito.

GLIOZZI 6. Probabilmente il raggiungimento della doppia cifra, con annesso record personale di marcature in Serie B, è l’unica nota positiva del pomeriggio nerazzurro.

TORREGROSSA 5,5. Il suo biglietto da visita è un lancio millimetrico che piazza Moreo a tu per tu con Turati. Cerca il pallone in ogni zona del campo, ma anche lui non alza la qualità del gioco.

D’ANGELO 5. Come le sconfitte raccolte negli ultimi sei turni. Un ruolino di marcia nel quale non c’è un solo colpevole, ma per il quale il tecnico nerazzurro si sta dimostrando incapace di trovare la chiave di volta giusta per rischiarare le tenebre in cui la sua squadra è piombata. Si oppone al Frosinone con un pragmatico 4-4-2, ma l’esperimento funziona soltanto fino alla mezz’ora.

M.A.