"Il Pd è un partito inclusivo Sbagliato il concetto di leader"

"Il Pd è un partito inclusivo  Sbagliato il concetto di leader"

"Il Pd è un partito inclusivo Sbagliato il concetto di leader"

Il motto dei prossimi 5 anni dovrà essere: "Non rinchiuderti, Partito, nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada" si affida così a Majakovskij il neoeletto consigliere comunale del Pd Enrico Bruni che commenta il dibattito, partito da La Nazione, sulla proposta di creare un gruppo consiliare unico capeggiato da Paolo Martinelli. "Il Pd è un partito grande ed inclusivo – dice Bruni – ma anche motore della colazione, per questo non sono proprie parole come leader, un concetto sbagliato con cui mandare avanti l’opposizione, che deve essere collettiva." Il progetto unitario però non è a rischio, rassicura Bruni che però spiega "Dobbiamo rispettare la democraticità del voto, ci sono forze che hanno avuto una loro rappresentanza, e altre che non sono state premiate. Deve esserci prima di tutto un’unità di temi, il Pd ha portato un tassello in più. L’unità deve essere sostanziale, non basta dire siamo tutti uniti solo un’unica sigla". Un’opposizione in consiglio che sia "coesa", dunque, è quella che Martinelli sta cercando in tutti i modi di tenere in piedi e che "non regali niente alla destra" come ha scritto su un post di Facebook, ieri pomeriggio. Il campo largo o come preferisce chiamarlo Bruni il "cordon sanitaire". "Mi piacerebbe vederlo allargato non solo a Ciccio Auletta, ma anche al patrimonio di militanti che appartengono alle liste universitari e al mondo dell’associazionismo giovanile, non vedrei male – spiega il neoeletto consigliere comunale -, un progetto civico e progressista che riesca a includerle questi mondi in maniera formale".

E.M.D.P.