Allarme rientrato: il Museo del legno di Ponsacco non chiuderà i battenti, ma cambierà sede. Lo fa sapere l’amministrazione comunale, spegnendo le polemiche dei giorni scorsi e fugando ogni dubbio sul destino di uno dei luoghi simbolo delle tradizioni e della storia della città. Una decisione presa, si legge nel comunicato, "per una serie di ragioni che noi riteniamo di assoluto buonsenso e che lasceremo giudicare agli stessi ponsacchini. A prescindere dai problemi di agibilità, sicuramente risolvibili, riportati dopo sopralluogo dei vigili del fuoco e che hanno causato la chiusura dell’immobile con ordinanza per ragioni di sicurezza, abbiamo analizzato l’argomento nella sua completezza". Da quest’analisi è emerso che "l’affitto dell’immobile costava alla collettività 15 mila euro annui oltre utenze, pulizie e manutenzione". In più, "l’ente gestore è un’associazione a cui veniva concesso un compenso annuo, con un carico complessivo di circa 20 mila euro annui". Così il Comune risponde all’opposizione.
A intervenire sulla questione era stata anche l’ex sindaca Francesca Brogi che, in un post su Facebook, aveva scritto: "La chiusura rappresenta uno schiaffo alla nostra storia. Ponsacco non lo merita. Mi auguro davvero che ci possa essere lo spazio per ripensare questa decisione". Solo "allarmismi strumentali" replica piccato il Comune. Gasperini ribadisce, dunque, la propria intenzione "di rendere il museo un ricordo prezioso della storia e delle tradizioni ponsacchine che sia in grado però in tempi brevi di attrarre anche l’interesse turistico, con spazi idonei al nome che porta".
Per il futuro, il progetto dell’amministrazione comunale prevede "di dotare il Museo di tutti i requisiti minimi previsti dalla legge regionale in materia, a cominciare dal progetto museografico, l’inventariazione scientifica (e non limitandosi a una raccolta di oggetti di meraviglia e di curiosità), fino ad una vera e propria Direzione. Finora ogni contratto ha previsto solo la presenza di un gestore referente come responsabile dell’immobile. Come primo atto concreto - si legge ancora nel comunicato - abbiamo provveduto a dislocare il servizio Informagiovani nel piano nobile di Villa Elisa, un’operazione assennata che permette di offrire agli utenti un servizio a costo zero".