Il murale di Ozmo non sarà uguale Permessi da rifare

L’artista presenta il bozzetto del suo "Galileo" che avrà uno ’sfregio’ rosso: nuova trafila burocratica

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PISA

Mentre domani (lunedì 23 maggio), la città di Trapani inaugura il grande murale dedicato a Giovanni Falcone a firma di Gionata Gesi (Ozmo) con tanto di presidente della Regione Sicilia, qui a Pisa va ancora avanti la querelle sul murale a Porta a Mare, "Galileo" cancellato allo stesso Ozmo nel periodo pasquale. Va avanti perché come già scritto da La Nazione, la proposta che era stata fatta all’artista era di "rifarlo uguale" a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria del palazzo conclusi. L’artista si era detto subito non entusiasta di rimettersi all’opera per copiare, clonare pari pari se stesso. Detto fatto. Ozmo ha presentato un bozzetto molto molto simile al murale originale, ma con delle variazioni stilistiche. "Ho inserito un tratto rosso che unisce alcuni elementi significativi dell’opera. L’ho fatto anche in altre opere. E c’è una leggera pixelatura". La pixelatura e lo ‘scarabocchio’ sono ad esempio presenti ne "La Mona Lisa", murale realizzato nel 2018, a Brescia. Fatto sta che, siccome il bozzetto non è la fotocopia pedissequa dell’originale, deve ripartire la trafila di autorizzazioni a Sovrintendenza e Comune, come è stato riferito all’artista con messaggio della ditta incaricata dei lavori. Quanto tempo ci vorrà, non si sa. E se il bozzetto venisse bocciato? Il perché un artista debba essere costretto, dopo che gli è stata cancellata un’opera, a rifarla identica, è tutto da stabilirsi, e la critica dell’arte potrebbe stendere fiumi di inchiostro. Fatto sta che il confronto pare essere solo tra privati, tra il condominio e Ozmo. Anche se quell’opera, è inserita ed è il clou del ciclo murale che volle il Comune (Giunta-Filippeschi) per Porta a Mare. Il Comune nel 2017 era capofila del progetto "Welcome to Pisa".

Eppure, ora, il problema appunto è solo tra privati che dovranno vedersela tra di loro, pur essendo l’opera stata realizzata con la ben precisa connotazione e committenza di fruibilità pubblica proprio come era nel progetto Welcome to Pisa.

E mentre nella città di Galileo la vicenda si avvolge in lacci e lacciuoli burocratici, a Trapani, il sindaco, il presidente della Regione Sicilia inaugurano in maniera solenne ed istituzionale, il murale commissionato a Ozmo che ricorda l’inizio della carriera nel 1967, del giudice Giovanni Falcone e proprio nel trapanese, il giovane magistrato rischiò per la prima volta la vita venendo preso in ostaggio nel carcere di Favignana da un terrorista appartenente ai nuclei armati proletari che puntò un coltello alla gola del giudice. Lunedì 23 si celebrano in tutta Italia ed anche a Pisa, i trenta anni dalla strage di Capaci ed è profondamente significativo e "lusinghiero" avere un artista pisano chiamato a realizzare un ritratto di Falcone in un momento celebrativo nazionale.

Carlo Venturini