
Il meteo mai... sentito: "Luoghi comuni e bugie. L’importanza di sfatare tanti falsi miti"
’Bimbo mio, non esistono più le mezze stagioni’. Non proprio con queste parole, ma qualcosa di simile lo scrisse perfino Giacomo Leopardi canzonando (forse) i propri contemporanei. Ma è davvero così? Quattro luoghi comuni da sfatare, ma neppure troppo, sul meteo e sul clima. La nostra guida nel mondo del ’sentito dire’ è la più qualificata: ecco Bernardo Gozzini, amministratore unico del Consorzio Lamma.
Gozzini, ma le mezze stagioni esistono ancora oppure no?
"Bella domanda. Mettiamola così, le stagioni si stanno scorciando o, a seconda dei punti di vista, allungando. Prendiamo il mese di settembre, ormai può essere considerato a tutti gli effetti un periodo estivo. Quest’anno abbiamo avuto quindici giorni di record di temperature, proprio a settembre. E perfino gli ultimi giorni dicembre, ormai sempre più spesso, somigliano più all’autunno che all’inverno. Insomma, un fondo di verità forse può anche esserci, ma credo che molto dipenda anche dalla nostra sensibilità. Oggi, tutti noi, abbiamo App con previsioni meteo che monitoriamo con attenzione. Come a dire, abbiamo un’attenzione rispetto anche al recente passato e percepiamo dei fenomeni con maggiore sensibilità".
Seconda frase fatta: ’Parliamo con insistenza dell’aumento delle temperature. Ma poi a gennaio e a febbraio fa freddo e addirittura può nevicare’. Come la mettiamo?
"Qui commettiamo un errore, piuttosto comune ad onor del vero. L’errore è confondere il clima con il meteo. Il meteo è qualcosa di contingente, misurabile nel breve, brevissimo, periodo. Il clima è un fattore che, invece, va misurato su un ampio spettro temporale. Bene, le temperature medie si stiano alzando. Detto questo, ci può stare – e ciò attiene però alla sfera del meteo – che vi siano settimane molto fredde, perfino ad aprile o maggio. E, attenzione, tutto questo, ha conseguenze molto serie. L’innalzamento medio delle temperature sposta il ciclo vitale delle piante de gli alberi. Un esempio? Troviamo la mimosa fiorita a gennaio. Poi però arrivano gelate terribili con conseguenze gravissime".
Terzo luogo comune: ‘Il clima è sempre cambiato, non è colpa dell’uomo’.
"Vero, ma anche profondamente falso. Vero che il clima è sempre cambiato. Falso che l’intervento dell’uomo non influisca. Oggi la velocità del cambiamento climatico è estremamente superiore rispetto al passato. L’uomo è un acceleratore dei cambiamenti. E, dopotutto, è facile capirlo. Al termine della seconda guerra mondiale vi erano un miliardo e mezzo di persone nel mondo. Oggi siamo più di otto miliardi. E tutti vogliamo avere un’auto, il riscaldamento in casa e la corrente elettrica...".
Quarta frase fatta: ‘Se i tombini fossero più puliti, non accadrebbero simili allagamenti’.
"Anche in questo caso, un fondo di verità c’è. Ma il problema, purtroppo, è ben più complesso. Il sistema fognario delle nostre città è spesso vecchio e non adatto al numero di persone che vi abitano. E’ pensato per altri tempi e altri climi. L’intensità delle nuove perturbazioni è altamente più alta. Quando in sei ore, proprio come avvenuto a inizio novembre, piove in sei ore quanto in quattro mesi... Beh, non ci sono tombini che tengono. Sempre di più assistiamo a fenomeni di violenta intensità concentrati in micro aree".