
"Il M5S vuole il cambiamento e riesce bene quando con chiarezza parla agli ultimi e alle periferie"
di Gabriele Masiero
PISA
"Il Movimento 5 Stelle per sua natura parla a un elettorato che vuole un cambiamento radicale rispetto alle politiche attuate negli ultimi anni a tutti i livelli. Dobbiamo parlare a chi vive nelle periferie e agli ultimi". È la ricetta di Irene Gallertti, pisana e coordinatrice regionale del Movimento 5 Stelle per vincere la sfida al ballottaggio di Pisa che contrappone il candidato del centrosinistra, sostenuto anche dai grillini, Paolo Martinelli, al sindaco uscente, supportato dal centrodestra unito e da tre liste civiche, Michele Conti.
L’alleanza con il centrosinistra non sembra avere giovato al M5S né a Pisa, né altrove: secondo lei perché?
"Per nostra natura ci rivolgiamo a elettori che chiedono un cambiamento radicale della proposta politica: lo dimostra il buon risultato delle elezioni politiche in cui abbiamo avuto la fiducia delle fasce di popolo in difficoltà, altrimenti attratte dall’astensione. Rendiamo bene quindi a tutte le elezioni in cui riusciamo a dimostrare di fare questo con coerenza anche sui territori locali".
Ritiene che l’accordo con Martinelli al fotofinish dopo mesi di tira e molla sembra avere anestetizzato la campagna elettorale pentastellata riguardo almeno ai temi politici che vi caratterizzano: aeroporto, base militare e la critica al sistema sanitario locale, e quindi anche regionale?
"La nostra chiarezza su questi temi è inequivocabile da anni e siamo infatti l’unica forza politica in Toscana che si batte coerentemente su tutti questi argomenti, senza fare sconti a nessuno. La nostra linea è la stessa in tutte le città e le province di questa regione".
Alla fine salta agli occhi che l’unica vostra possibile eletta non sembra arrivare dal tradizionale mondo a cinque stelle, che lezione se ne ricava?
"Chiunque metta impegno e partecipazione al bene comune con la visione programmatica delineata dalla comunità guidata dal presidente Conte è parte del M5S, senza bisogno di ‘patenti’. E il mondo civico è la nostra forza più grande: vale anche e soprattutto per il futuro". Cosa si aspetta in questi ultimi giorni di campagna elettorale dal centrosinistra e anche dal suo partito per provare a recuperare quell’elettorato che al primo turno vi ha voltato le spalle?
"Il Movimento 5 Stelle deve fare quello che fa da sempre: parlare in modo chiaro e coerente, rivolgendosi ad esempio a chi vive nelle periferie delle città, nei quartieri popolari e a tutti quelli che sono stati lasciati indietro, che poi sono la maggioranza delle persone. Se lo facciamo con coerenza allora riusciamo a essere capiti e a incidere anche elettoralmente. Questo è il nostro obiettivo, anche in prospettiva del radicamento che vogliamo costruire per i prossimi anni".
Prima del voto del primo turno è arrivato a Pisa anche l’ex premier Giuseppe Conte a sostenere il vostro progetto con Martinelli: tornerà?
"Ancora non sappiamo se il presidente riuscirà a tornare a Pisa, noi auspichiamo che ci riesca e che possa dare il suo contributo per dare alla città una prospettiva di cambiamento".