Il Giro senza freni. La Toscana esulta. Tifo, colori e sorrisi oltre il fiume Arno

Dalla Versilia alle Creti senesi attraversando le zone del pisano e quelle della Valdera: arrivederci allo spettacolo sulle due ruote.

Il Giro senza freni. La Toscana esulta. Tifo, colori e sorrisi oltre il fiume Arno

Il Giro senza freni. La Toscana esulta. Tifo, colori e sorrisi oltre il fiume Arno

di Antonio Mannori

PISA

Il Giro d’Italia in Toscana ha confermato la passione e l’amore per il ciclismo della nostra regione. Dalla Versilia alle Creti senesi attraversando le zone del pisano e quelle della Valdera nonostante la giornata feriale, si è visto una grande affluenza di pubblico ordinato e corretto, in ogni zona attraversata. "Un successo straordinario – dice il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni – che non si scopre certo oggi, ma che fa sempre piacere al nostro sport. E in questa terra non scordiamolo tra qualche settimana si svolgeranno anche numerosi Campionati Italiani e ci sarà la grande partenza da Firenze del Tour de France a fine giugno".

Un po’ dappertutto gli sportivi, assiepati, dietro le transenne, ad attendere per minuti e minuti il passaggio della corsa rosa lungo le strade bianche e polverose del senese, un entusiasmo sempre nella massima correttezza, tra incitamenti e applausi. Nella prima parte della tappa transitando in quelle che erano le loro zone, il ricordo della carovana a Franco Vita di Vecchiano, scomparso a 90 anni nell’ottobre del 2022, amico fraterno di Alfredo Martini, per Alessio Galletti, professionista morto per arresto cardiaco durante una gara in Spagna nel 2005, per Franco Gini, direttore sportivo di vari team, scomparso improvvisamente in Colombia nel 2016.

Dopo aver attraversato il fiume Arno, il passaggio da Corso Matteotti nel centro di Cascina è stato velocissimo, altrettanto quello dalla zona di Ponsacco e di Capannoli con l’ingresso in Valdera, tra scatti e controscatti e tra i più vivaci il Campione Italiano Simone Velasco, l’unico "toscano" al Giro d’Italia, quantomeno al 50 per cento visto il suo legame anche con la zona del bolognese.

Si è transitati anche ai piedi della collina di Lajatico e in carovana quando la gara è transitata dalla zona di La Sterza c’è stato il riferimento ad Andrea Bocelli ed al Teatro del Silenzio da lui ideato e creato in quella località. Spettacolare e suggestivo il passaggio dal centro storico e antico di Volterra, con il traguardo del gran premio della montagna posto proprio davanti al Comune in Piazza dei Priori gremita di persone. Un tratto di discesa, la breve risalita verso La Bertesca e l’arrivederci del Giro alla Provincia di Pisa. Quindi un finale di tappa spettacolare tra la polvere delle strade sterrate e il pieno successo della fuga di un terzetto regolato in volata dallo spagnolo Pelaio Sanchez su Alaphilippe e Plapp.