Il generale assolto ‘Ci ho sempre creduto’

Le parole di Celentano accusato di favoreggiamento. Parla anche l’avvocato Druda. per il maggiore Romondia

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"Ho sempre avuto fiducia che la mia innocenza sarebbe emersa", ha detto, uscendo dal tribunale il generale Enrico Celentano. "Certo, sono contento, sollevato, ma sono abituato alle situazioni difficili", ha ribadito l’ex comandante della Folgore (difeso dall’avvocato Francesco Virgone) che non ha mai mancato un passaggio della lunga udienza preliminare del caso Scieri. Per l’ex aiutante maggiore Salvatore Romondia, accusato come Celentano di favoreggiamento – e come lui assolto in abbreviato – parla il suo legale, avvocato Barbara Druda. "È stato un processo lungo, un’udienza preliminare durata più di un anno ma oggi, finalmente, è stata fatta giustizia – dice l’avvocato Druda – . Il maggiore Romondia è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. La sentenza è pienamente conforme agli elementi probatori dai quali è emerso, senza ombra di dubbio, che non c’è stata nessuna copertura: la telefonata a casa Panella, oltretutto effettuata da persona diversa dal Romondia, è stata fatta per motivi di servizio e non certo per assumere concertazioni finalizzate alla copertura di un omicidio".

"Dispiace per ciò che è accaduto ad Emanuele – sottolinea il legale – sono eventi inaccettabili che non si dovrebbero mai verificare, ma il dolore non può essere placato dalla condanna di un innocente perché altrimenti non si avrebbe giustizia ma giustizialismo". L’avvocato Alessandra Furnari, legale della madre di Scieri dice: "Attendiamo il deposito delle motivazioni per le nostre valutazioni - aggiunge la penalista -. Panella e Zabara sono stati rinviati a giudizio, questo è un altro passo importante in questo lungo cammino verso la verità e la giustizia per una giovane vita spezzata e per la sua famiglia".

C. B.