Il cestino mangiarifiuti per un mare più pulito

Inaugurata l’installazione del primo "Seabin" che serve per ripulire le acque da plastiche e microplastiche

Migration

‘Un mare di idee per le nostre acque’ sbarca a Pisa. Questa campagna a firma Coop, nata per la salvaguardia degli specchi d’acqua del territorio italiano dall’inquinamento da plastiche e microplastiche, ha raggiunto anche il porto di Marina.

Lo scorso sabato è stata inaugurata l’installazione del trentesimo Seabin, cestino cattura plastiche, un progetto realizzato in collaborazione con Unicoop Firenze e porto di Pisa. Hanno preso parte alla giornata l’assessore all’ambiente della regione Toscana Monia Monni, il consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica Maurizio Nerini, il responsabile delle relazioni esterne Unicoop Firenze Claudio Vanni, l’amministratore unico del porto di Marina Simone Tempesti e un gruppo di volontari di Plastic Free Odv Onlus rappresentato dalla referente regione Toscana, Gerardina Trotta.

La mattinata è stata scandita da tre iniziative: alle 8.30 è partita la raccolta dei rifiuti sugli scogli a Bocca d’Arno realizzata dai volontari di Plastic Free, a seguire la dimostrazione del funzionamento del Seabin realizzata dai giovani atleti della Società Canottieri Arno e per finire nel medesimo tratto di porto si è immerso un sommozzatore per una dimostrazione sul recupero dei rifiuti dai fondali marini. "Oggi continuiamo il nostro impegno per le acque con l’installazione di questo dispositivo. Siamo soddisfatti perché per aiutare l’ambiente è necessario fare squadra", afferma Claudio Vanni di Unicoop Firenze. L’accumulo della plastica nei fiumi e nei mari sta diventando un problema enorme per i nostri ecosistemi, "per questo motivo – spiega l’assessore Monia Monni – la regione Toscana sostiene iniziative come questa e al contempo sta sviluppando un ampio piano di transizione ecologica che coinvolgerà enti, associazioni e la cittadinanza stessa". Per realizzare questo progetto "serve una campagna di sensibilizzazione che deve partire dalle scuole", afferma il consigliere comunale, Maurizio Nerini. E anche i social possono aiutare in questo: "Noi di Plastic Free non ci occupiamo esclusivamente di raccolte dei rifiuti, ma ci occupiamo di vari progetti e siamo attivi anche sul piano dell’informazione sul web – chiarisce la portavoce Gerardina Trotta –. Spieghiamo che la plastica non solo inquina, ma uccide, perché entra nella nostra catena alimentare in forma di microplastiche. Per evitarlo servono azioni concrete, come quelle di questa mattina, nonché la partecipazione di tutti i cittadini". Grazie a questa iniziativa "il porto di Marina si distingue ancora una volta per essere una delle strutture all’avanguardia in tema di protezione ambientale – afferma l’amministratore Simone Tempesti –. A settembre confronteremo i dati del nostro Seabin con quelli registrati dagli altri dispositivi in modo da testare l’efficacia di questo sistema".

L’obiettivo è di recuperare in un anno un totale di 23 tonnellate di rifiuti. Una sfida ambiziosa, ma anche una grandissima opportunità per curare le acque che hanno bisogno del contributo di tutti noi per salvarsi.

Ilaria Vallerini