'Buco' da 3,4 milioni di euro all'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr: la procura indaga per truffa

Sotto la lente i bilanci degli ultimi 2 anni

San Cataldo, Area della Ricerca del CNR (foto Salvini)

San Cataldo, Area della Ricerca del CNR (foto Salvini)

Pisa, 19 febbraio 2015 -  Un 'buco' da 3,4 milioni di euro all'Istituto di Fisiologia clinica del Cnr di Pisa: è su questo che indaga per truffa la procura di Pisa. La notizia, pubblicata oggi da un quotidiano online, è stata confermata in ambienti giudiziari. L'attività investigativa, culminata ieri in una serie di perquisizioni e acquisizioni di documenti, è scattata in seguito alla segnalazione alla procura della Repubblica del direttore del dipartimento Giorgio Iervasi che ha depositato una serie di atti che evidenziavano anomalie nella contabilità.

La situazione critica sotto il profilo finanziario è stata esaminata anche dal consiglio di istituto il 22 dicembre e durante quella seduta Iervasi ha evidenziato le criticità. Sotto la lente ci sono in particolare i bilanci 2013 e 2014 dove Iervasi, si rileva dal verbale della seduta del consiglio d'istituto, ha sottolineato che "una stima ufficiale è ancora difficile ma, ad oggi, il disconoscimento dei titoli di credito, scritto, consiste in circa 1,5 milioni di euro" ai quali si aggiungono altri 1,9 milioni di euro di disallineamento per un totale di circa 3,4 milioni di euro. "La verifica - ha spiegato Iervasi al consiglio - è ancora in corso. Ho dato mandato alla segreteria amministrativa che sta accertando tutte le convenzioni agli atti e che prevedevano pagamenti che dovevano essere riscossi nel corso del 2013".

Secondo il direttore Giorgio Iervasi l'analisi dei piani di gestione 2011-2015 con la previsione di incasso, l'accertato dell'incasso e ciò che è stato incassato realmente e quindi è a bilancio mostra "una tendenza a una riduzione significativa degli incassi dal 2012 a oggi con una forbice che si divarica drammaticamente fra accertato e incassato negli ultimi 2 anni". Un primo provvedimento però è già stato presso da Iervasi che si è insediato nel maggio scorso: il funzionario, di diretta emanazione della precedente direzione, è stato allontanato dal Cnr il 10 gennaio. A lui, nella precedente gestione, sarebbe stato affidato il compito di gestire le risorse in entrata, la loro acquisizione, l'accertamento e la stipula delle convenzioni, di fatto esautorando le mansioni che il regolamento del Cnr affidava invece alla segreteria amministrativa, tornata in possesso delle stesse solo lo scorso settembre sotto la guida di Iervasi. Ora sarà la magistratura a chiarire se e quali irregolarità siano state commesse.