
Una storia lunga sessant’anni: quella di Giuseppe e Maria Stella, i miei genitori, che oggi festeggiano le nozze di...
Una storia lunga sessant’anni: quella di Giuseppe e Maria Stella, i miei genitori, che oggi festeggiano le nozze di diamante. Sessant’anni di matrimonio: una vita intera, con dentro di tutto. Giorni di sole e qualche temporale, litigi e risate, silenzi e lunghi discorsi e soprattutto, una complicità tutta loro, misteriosa ma solida e resistente, come solo le cose ben costruite sanno essere.
Giuseppe, mio padre, è del segno del Toro, con tutti i tratti del caso: testardo, conviviale, godereccio. Ama mangiare (e parlare di cibo), ama chiacchierare e socializzare, andare al bar con gli amici, in biblioteca, ama la politica. È stato ferroviere, ha vissuto tra binari e viaggi, e forse per questo ha sempre avuto un’idea romantica – e precisa – di orari, tappe, e destinazioni.
Maria Stella, mia madre, è l’altra metà della coppia, più riservata, pungente al punto giusto, concreta. È stata educatrice di nido, con tante bambine e bambini che ancora oggi la ricordano con affetto. Loro due, una coppia di quelle che resistono al tempo, alle stagioni, ai mutamenti.
Si conobbero a Vinca, durante una serata danzante. Lui, giovane in Lambretta, non esitava a salire fino a quel paesino di montagna per andare a trovarla. Una corte serrata, a suon di balli e risate. Poi vennero Latignano, Cascina, una casa, due figlie, la pensione, i nipoti, e una quotidianità fatta di piccoli riti, e convivialità.
Eppure, nonostante le peculiari personalità si sono scelti e continuano a scegliersi. A loro, oggi, diciamo grazie. Non per esser stati genitori perfetti, ma per averci mostrato, con i fatti e con i giorni che si sommano uno all’altro, cosa significa costruire qualcosa che dura nel tempo. Sessant’anni insieme non sono un traguardo: sono una storia intera. E sebbene molto sia stato detto oggi possiamo dirlo noi: vi vogliamo bene e vi auguriamo cento di questi giorni ancora insieme.
Beatrice Carli