
Prove tecniche di fusione. Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni (nella foto) ha spiegato ai consiglieri quale sarà il futuro, potremmo dire geopolitico, della cittadina ormai fuori dal Parco Alta Valdera (che, ricordiamo, comprendeva Peccioli, Terricciola, Lajatico e Chianni). "Da sempre caldeggiamo politiche associative con gli altri Comuni – ha detto Macelloni – perché i Comuni sono strutture burocratiche piccole che vanno razionalizzate. Nel momento in cui è finita l’esperienza Parco Alta Valdera abbiamo aperto con Pontedera un percorso per il servizio tributi integrato. L’idea è fare una piccola associazione Peccioli Pontedera per la gestione di un servizio. Dall’altra parte è cominciato un percorso con il Comune di Lajatico per la costruzione di una pianta organica unica". Due operazioni nate dal superamento di quell’Unione dell’Alta Valdera che ridisegna i confini politici e amministrativi della zona. "Un accordo pensato per due anni – continua Macelloni – se in questi due anni saremo capaci di far capire ai consiglieri, ai cittadini e ai dipendenti l’obiettivo sarà provare il percorso della fusione effettiva. Altrimenti l’esperimento si concluderà lì". Una strategia che non ha trovato consensi da parte dell’opposizione.
"Qual è il vantaggio per la popolazione? – ha detto Camilla Montanelli del gruppo Cittadini per Peccioli – A chi serve questo fare e disfare unioni? Forse servono soltanto a Renzo Macelloni per stabilire delle politiche di potere su un territorio più vasto del proprio Comune. L’obiettivo della fusione? Permettere una nuova ricandidatura a Macelloni". Intanto la pianta organica unica è già stata deliberata, il prossimo passo sarà l’attuazione vera e propria.
S.E.