"Caro signor Sindaco, ci piacerebbe invitarla nel nostro giardino per confrontarci e farle delle proposte". Non si fermano le reazioni di protesta contro la decisione di costruire un parcheggio all’interno di una porzione della scuola primaria Filzi. A scrivere una lettera al primo cittadino, Michele Conti sono ora "i rappresentanti dei bambini e delle bambine della scuola Fabio Filzi", che raccontano il loro "punto di vista" di chi vive "questo spazio verde importante perché – scrivono gli alunni -, per noi è un posto magico, dove facciamo attività motoria in assenza della palestra, lezione all’aperto e qui possiamo sfogarci e divertirci". Il piano di realizzazione del parcheggio rientra nel progetto di riqualificazione del percorso turistico dal parcheggio di via Pietrasantina al Duomo, finanziato con i fondi del Pnrr e prevede in totale la realizzazione di 17 posti auto, più un posto auto per disabili. A sollevare la questione erano stati in primis i rappresentanti dei genitori e gli insegnanti della scuola primaria, che nei giorni scorsi avevano scritto una lettera chiedendo lo stralcio del progetto al sindaco Conti. Intanto una petizione online che ha raggiunto nel momento in cui scriviamo 767 firme è stata lanciata su Change.org.
"Un parcheggio al posto di un pezzo del giardino di una scuola – ha commentato invece Emilia Lacroce, consigliera comunale de La città delle persone -, mi pare un’immagine emblematica della considerazione che la giunta guidata da Michele Conti ha dei servizi educativi di questa città". La consigliera ha portato in commissione consiliare la lettera dei genitori: "Chiediamo – ha detto Lacroce -, una revisione del progetto e un percorso partecipato assieme ai rappresentanti dei genitori e all’Istituto Comprensivo, affinché il futuro di quell’area possa essere realizzato a misura di bambino. Mercoledì - prosegue Lacroce - ho provato a dar voce ai genitori leggendo la loro lettera, e mi dispiace che l’assessore Buscemi mi abbia risposto in maniera molto piccata, sostenendo che le cose non stavano così come descritte. Dalle carte e dai progetti si evince una cosa che non può essere messa in discussione – ha concluso la consigliera -, asfalteranno una parte di quel giardino e lo leveranno alle bambine, ai bambini e alla città. Asfaltare il giardino di una scuola è un’idea cinica che esprime una visione distorta dell’utilizzo degli spazi educativi".
Enrico Mattia Del Punta