"Ho sempre operato nel rispetto della legge"

Il consigliere regionale Pieroni: "Mi indagano per aver contribuito all’approvazione di un emendamento avvenuta senza voti contrari"

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"Ho sempre operato nel rispetto della legge e nell’interesse delle istituzioni, in piena e totale trasparenza. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e confido che la mia posizione sarà al più presto chiarita". Come la sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda, anche il consigliere regionale del Pd Andrea Pieroni, sul territorio è l’esponente dem in assoluto più vicino all’attuale leader del Pd, Enrico Letta, al quale lo lega un’amicizia personale stretta e di lunga data rompe il silenzio. E lo fa per respingere le accuse che lo travolgono nell’indagine delle Dda di Firenze su reati ambientali nell’ambito di una più ampia inchiesta su presunte infiltrazioni della ‘Ndrangheta in Toscana.

"In relazione all’inchiesta – spiega ancora il consigliere regionale, ed ex presidente della Provincia di Pisa, nella nota diffusa dal suo legale, avvocato Lorenzo Zilletti - tengo a precisare che l’unico addebito che mi riguarda non ha niente a che vedere con il tema principale dell’indagine. Mi ritrovo indagato, infatti, per aver contribuito all’approvazione di un emendamento a una legge regionale in materia ambientale, peraltro avvenuta senza voti contrari nella seduta del Consiglio regionale del 26 maggio scorso". Per l’altro indagato eccellente, il capo di gabinetto della Regione Toscana Ledo Gori, che si è dimesso, parla il legale di fiducia, professor avvocato pisano Enrico Marzaduri. ""Ho sentito il mio assistito ieri ed è molto colpito perché si ritiene completamente estraneo alle accuse. Speriamo di chiarire al più presto". Per la procura, lo ricordiamo, Gori si sarebbe reso disponibile a soddisfare le richieste dei vertici dell’Associazione conciatori di Santa Croce sull’Arno, in cambio dell’impegno da parte degli imprenditori di chiedere esplicitamente al candidato a presidente della Regione Eugenio Giani - estraneo alle indagini -, e poi allo stesso Giani come presidente eletto, di confermarlo nel suo incarico come capo di gabinetto".