Ok al rendiconto da 128 milioni: "Servizi invariati per le famiglie. Fornitori pagati con celerità"

Il sindaco Conti presenta il risultato di amministrazione 2023 approvato coi voti della maggioranza. Le opposizioni compatte per il no: "Mancano politiche efficati contro l’evasione fiscale". .

Ok al rendiconto da 128 milioni: "Servizi invariati per le famiglie. Fornitori pagati con celerità"

Ok al rendiconto da 128 milioni: "Servizi invariati per le famiglie. Fornitori pagati con celerità"

di Gabriele Masiero

PISA

"Abbiamo chiuso il rendiconto 2023 con un risultato di amministrazione assai superiore a quello del 2022. Il risultato di amministrazione contabile pari a quasi 128 milioni, circa 9 in più rispetto all’anno precedente, con aumenti significativi per la parte accantonata 104.200.206 (quasi 8 in più rispetto al 2022), per quella vincolata (7.684.575) e per quella (1.412.380,32) destinata agli investimenti, con un saldo di cassa notevolmente cresciuto (96.922.917,85 rispetto agli 89.730.067,01 del 2022)". Così il sindaco Michele Conti ha presentato i numeri principali del rendiconto economico di amministrazione approvato ieri in consiglio comunale con i voti del centrodestra. Contrarie tutte le opposizioni. Ma Conti, pur forte di risultati con tanti segni positivi mantiene prudenza e spiega che "l’ente paga i propri fornitori con celerità e nel rispetto della legge, ma giova evidenziare quanto questo sia uno degli obiettivi fondamentali del sistema Paese, non a caso, tra gli obiettivi ed i target Pnrr da migliorare: l’attenzione sul punto dovrà essere massima, da parte di tutte le direzioni, liquidando le fatture senza ritardi e possibili penalizzazioni". Sono però le incertezze del contesto globale e le turbolenze internazionali a preoccupare Conti: la ricaduta principali è l’aumento dei costi dei consumi. "Per questo - spiega il sindaco - nel bilancio di previsione 2024 abbiamo portato qualche ritocco in alcune voci di entrata, in particolare la tassa di soggiorno e altre di tipo extratributario legate alle tariffe, lasciando però invariate quelle per le famiglie e d i servizi educativi e i servizi alla persona. Ovviamente il generale e tendenziale aumento dei costi, con la crescita inflattiva, ha avuto effetti sulla spesa, specie quella per l’approvvigionamento dei beni legati agli investimenti e alle opere pubbliche con ricadute importanti rispetto alle opere pubbliche; anche in questo caso vi sono stati interventi del Governo con i contributi sul caro materiali, che non sempre tuttavia si sono rivelati sufficienti alle necessità". Infine, conclude Conti, "il risultato economico dell’esercizio presenta un utile significativo che sfiora i 7.5 milioni di euro, quindi abbiamo chiuso il 2023 con i conti in ordine dal punto di vista economico e finanziario e con un avanzo consistente, anche se emergono valori legati a un aumento tendenziale di spesa per utenze e beni e servizi che hanno spinto doverosamente a un riadeguamento di alcune tasse e tariffe dopo oltre 15 anni".

La vedono in modo opposto e minoranze. Secondo Luigi Sofia (Sinistra Unita), "mancano politiche efficaci contro l’evasione fiscale, che ha portato a un drastico calo delle entrate nelle casse comunali: le violazioni del codice della strada hanno generato una riscossione pari ad appena il 37% delle sanzioni accertate, mentre il recupero delle imposte locali, come l’Imu e la tassa sui rifiuti, continua a soffrire, senza contare che la mancata regolamentazione degli affitti brevi continua a determinare una grande carenza per la nostra città mentre l’attuale sistema fiscale ha imposto un’eccessiva pressione senza alcuna progressività". E Ciccio Auletta (Diritti in comune) rincara: "Non si vedono politiche, interventi e investimenti adeguati per far fronte all’emergenza sociale ed economica e per contrastare nuove e vecchie povertà, ma soprattutto manca lo stanziamento per la progettazione e la realizzazione di un piano pluriennale antievasione, che da anni invece proponiamo e che potrebbe garantire il recupero di importanti risorse da investire per le emergenze sociali". "Questo rendiconto - conclude Matteo Trapani (Pd) - parte da un bilancio molto positivo di 6 anni fa e pian piano rende evidente i segni di debolezza. Più mutui e indebitamenti, utilizzo degli oneri di urbanizzazione solo per spesa corrente e incapacità di rendere effettive le entrate con maggiori residui attivi".