
Dalla senatrice Ylenia Zambito agli ex sindaci Fontanelli e Filippeschi "Lungimirante e coraggioso, sempre rispettoso delle procedure amministrative".
Bulgarella è stato un imprenditore edile che ha fatto molto per Pisa. Quando le amministrazioni comunali passate lanciarono la stagione dei grandi piani di recupero, mirati a riqualificare, rigenerare ed evitare consumo di suolo, il suo gruppo fu tra le grandi aziende protagoniste della rinascita della città: dalle ex colonie del litorale, al complesso degli ex Frati Bigi ed altre importanti infrastrutture". Così la senatrice del Pd, Ylenia Zambito, ricorda l’imprenditore scomparso ieri a 79 anni dopo una lunga malattia.
"Si rapportava sempre con grande rispetto delle persone e delle istituzioni - ha aggiunto - e acquistava terreni già dotati di previsione urbanistica". Una cifra operativa riconosciuta anche da Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa proprio negli anni delle rigenerazioni urbane avviate dal costruttore: "Ho appreso con grande dispiacere della sua scomparsa e ne conservo il ricordo di una persona che ha dato moltissimo alla città e che merita che gli sia riconosciuto. Ne ho apprezzato il rispetto delle istituzioni e delle procedure amministrative. Senza mai chiedere niente di più o di diverso, ma con la stella polare del rispetto dell’interesse pubblico".
Il sindaco Michele Conti, appena ha appreso la notizia della morte di Bulgarella, ha voluto inviare subito un messaggio di cordoglio alla famiglia a nome suo, dell’amministrazione comunale e di tutti i pisani". Secondo l’ex sindaco Marco Filippeschi, "Andrea Bulgarella è stato un imprenditore lungimirante e coraggioso, con una sensibilità estetica che lo guidava a scegliere e che gli piaceva ostentare, opponendola alle mire speculative: la qualità delle sue realizzazioni ne è testimonianza". "Lo ricordo - ha aggiunto - nei dieci anni della mia amministrazione, segnati dalla crisi economica del 2008 che presto diventò crollo del mercato immobiliare. Prima impegnato a concludere una parte dei grandi lavori di recupero che hanno segnato il rilancio della nostra città. Poi a fronteggiare la crisi e la stretta del credito che lo penalizzò. Bulgarella fu ferito in modo irreparabile dall’errore giudiziario di cui fu vittima".
"Amava profondamente la sua terra, la Sicilia e Trapani, ma raccontava spesso del suo distacco e delle ragioni del forte legame con Pisa: fuggire da un sistema condizionato dalla mafia e soffocante per le imprese e vincere il pregiudizio sui siciliani, operando in Toscana e in altre parti del paese".
"Profondo cordoglio" per la morte del costruttore è stato espresso dal presidente del Pisa, Giuseppe Corrado, e dalla famiglia Anconetani che lo ha definito "uomo di altri tempi e signore vero".
Gab. Mas.