di Gabriele Masiero
PISA
La modifica dello statuto di Patrimonio Pisa srl, ex Valdarno, la municipalizzata di cui il Comune è socio unico al 100%, e la successiva acquisizione "tramite conferimento e/o concessione pluriennale, nel rispetto delle disposizioni di legge" di beni immobiliari "non necessari per l’espletamento delle funzioni istituzionali" del Comune "e inseriti negli elenchi del patrimonio disponibile, nell’ottica di una gestione efficiente, efficace e di ulteriore valorizzazione patrimoniale" permetterà di far nascere uno strumento capace "di promuovere, organizzare, realizzare e gestire manifestazioni, convegni, seminari ed eventi con finalità culturali, di attrazione turistica o ricreative".
È la soluzione individuata dall’amministrazione comunale per far decollare il progetto di Pisa Crea, una società municipalizzata per "gestire" la regia dei grandi eventi cittadini sulla falsariga di ciò che è stato fatto, con successo, a Lucca con Lucca Crea. Le novità saranno illustrate direttamente dal sindaco Michele Conti in una conferenza stampa la prossima settimana, ma intanto i prodromi di quanto accadrà si sono visti nel corso di una commissione consiliare che si è svolta ieri mattina e dalla quale emerge la volontà di trasferimento dei beni di proprietà comunale alla società per consentirle la conseguente modifica dello statuto e dare il via a un’operazione alla quale la Giunta tiene moltissimo e che si svilupperà, secondo le previsioni del sindaco, che ha la delega al Bilancio, nel segno dell’efficientamento e della razionalizzazione della galassia delle società partecipate. Confluiranno dentro Patrimonio Pisa la ex Stazione Leopolda, gli Arsenali Repubblicani e il Parco della Cittadella, i Vecchi Macelli e le ex stazioni Cpt e del tram di San Piero a Grado, Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone, oltre all’edificio ex Pirellino e l’ex mensa Cpt, recentemente adibito ad Hub vaccinale, a Ospedaletto. Nell’ottica di Pisa Crea sono però i primi quattro "oggetti" a fare la differenza e rappresentare il valore aggiunto perché sono già oggi pensati come contenitori di eventi, congressi e iniziative culturali. In particolare la riqualificazione del Parco della Cittadella prevede la realizzazione di un’arena all’aperto per pubblici spettacoli. L’operazione Pisa Crea non piace però a Ciccio Auletta (Diritti in comune) che teme un processo di "esternalizzazione della cultura" e annuncia battaglia per "fermare il trasferimento del patrimonio immobiliare a Patrimonio Pisa: una società che ad oggi non ha il personale sia in termini numerici sia di competenze per realizzare questi obiettivi, noi siamo assolutamente contrari al trasferimento di questo patrimonio cruciale per la vita culturale e associativa della città a una società che come scritto chiaramente nello statuto opera secondo criteri di mercato, che nulla hanno a che vedere con quelle che sono le finalità prioritarie e gli obiettivi di questi spazi".