ENRICO MATTIA DEL PUNTA
Cronaca

Gli eroi restano in attesa Usca, spiragli sul futuro

Cancellati gli incarichi ai medici delle squadre di intervento anti-Covid. Ma presto dovrebbe uscire un bando per dare un nuovo ruolo a questi team.

Gli eroi restano in attesa Usca, spiragli sul futuro

di Enrico Mattia Del Punta

Sono cessati martedì 28 febbraio gli incarichi ai medici delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e poi Uca, che hanno avuto un ruolo di rilievo nella gestione sul territorio dei pazienti Covid. Quale sarà il futuro degli "eroi della pandemia"? "A breve dovrebbe uscire un bando per far ripartire i team multiprofessionali, in merito alla nuova organizzazione della continuità assistenziale" lo dice Giorgio Fabiani, segretario regionale sindacato medici italiani.

In altre parole, "delle squadre che potranno intervenire a casa del paziente con un’agenda programmata in collaborazione con il medico di famiglia. Le Uca erano nate per anticipare proprio questo progetto – precisa Fabiani –. In Toscana siamo stati velocissimi, i tavoli sono già aperti e speriamo di vedere a maggio la chiusura dell’accordo integrativo regionale che darà il via all’attività dei nuovi team multiprofessionali. L’idea di fondo è di creare un sistema strutturato di medici, infermieri e variegato ovvero con la presenza di geriatri, oculisti e altri specialisti. In modo da ridurre il sovraccarico dell’ospedale". "Le Uca – conclude - sono state dismesse per ragioni amministrative, in quanto legate all’esperienza Covid".

Come fa sapere l’azienda Usl Nord-Ovest: "La pressione dei casi è in costante riduzione e non c’è più necessità di presidiare costantemente i territori con questo personale. Se il Covid riprenderà vigore vedremo come organizzarci". Gli operatori Usca, si occupavano essenzialmente di presa in carico territoriale, visite domiciliari a pazienti Covid acuti, vaccinazioni a domicilio, vaccinazioni e gestione Covid nelle Rsa. A giugno 2022, le Usca erano state trasformate in Uca con mansioni allargate e riducendo, al contempo, sia il personale che la retribuzione. "Purtroppo per come erano state declinate le nuove Uca, pur avendo svolto un ruolo fondamentale durante la pandemia, non hanno mai avuto delle regole di ingaggio che le hanno fatte sentire parte integrante della medicina generale – spiega Luca Puccetti, segretario Fimmg Pisa -, il loro funzionamento doveva essere trasformato confrontandosi con noi. Nella seconda metà del 2020 questi colleghi svolgevano il loro lavoro, nella maggioranza dei casi, con direttive che non venivano da coordinatori della medicina generale, ma facevano riferimento ad altri dipartimenti". "Dovevano essere un rinforzo – continua Puccetti - invece non era così, spesso si occupavano di altri servizi, nelle carceri o nel pronto soccorso".