La politica pisana piange un altro Luigi, ma che rispetto a Bulleri, stava dall’altra parte del consiglio comunale. Si tratta di Gigi Coscia, consigliere del Movimento Sociale Italiano pisano dal 1966 al 1991. È stato inoltre a lungo segretario provinciale dello stesso partito e sindacalista della Cisnal di cui è stato pure segretario provinciale per anni. Esponente della cosiddetta anima sociale del partito, il consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Niccolai lo descrive come "sempre vicino, concretamente e fattivamente, ai più bisognosi. Una persona generosa, che ha dedicato l’intera propria vita alla città di Pisa sacrificando e sottraendo tempo alla sua amata famiglia". Un lungo ricordo è quello di Sara Silvestri, che lo ha definito "Protagonista di una stagione politica e sindacale epica. Ha sempre esercitato i ruoli che ha ricoperto con profonda onestà, senza mai barcollare in quei momenti difficili in cui avevi tutti contro. Un uomo generoso che gioiva dei successi di coloro i quali riteneva, a ragione, di aver contribuito a crescere. Un uomo che, forse troppo modestamente, si riconosceva in un ruolo di gregario". Silvestri ricorda anche l’uomo oltre la figura politica: "Era un gigante buono Gigi - continua il post -, sempre il primo a correre a una manifestazione dei giovani se questi si trovavano in pericolo, o anche semplicemente per far sentire la sua presenza, per farti capire che eri sulla buona strada, che per quanto impervia e difficile meritava di essere percorsa. Fu lui che, caparbiamente, volle una donna alla guida del sindacato Ugl a Pisa, perché era uno di quelli che vedeva dietro la curva, ma fu anche il primo a capire che poi alcune strade dovevano separarsi". Poi aggiunge: "Gigi scriveva i bigliettini per Natale con la sua grafia perfetta, ma gioiva per il computer con cui facemmo il primo tesseramento online. Non mancava mai le sue telefonate ‘sono Gigi, ciao Generale’ che poi si concludevano con ‘coraggio, avanti’. Attento alla politica locale e nazionale che fino all’ultimo ha analizzato in maniera lucida e spietata". Silvestri conclude: "Nel tuo ufficio c’era un quadretto con una frase di Hirohito ‘Valoroso è il pino che non cambia colore sotto il peso della neve, anche tu, o mio popolo, devi essere uguale a lui’. Credo che sia la frase che meglio rappresenta Gigi Coscia". Durante il consiglio comunale di ieri, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini, ha detto: "La sua fermezza deve essere un esempio di come si portano avanti le proprie idee", prima di alzarsi per osservare un minuto di silenzio.
Cronaca"Gigi Coscia, esempio fermo. Così si portano avanti le idee"