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Geremia e la carriera alias "Rimane l’ultimo miglio"

La presidente del consiglio di istituto del Liceo "Dini": "Siamo contenti di essere arrivati in fondo alla questione, è il momento di guardare avanti"

di Gabriele Masiero

PISA

"Siamo contenti di essere arrivati in fondo alla questione e l’approvazione della carriera alias al liceo scientifico ‘Ulisse Dini’ sarà discussa nella prima riunione utile del consiglio d’istituto che si terrà subito dopo il rientro dalla vacanze di Natale". Lo assicura Barbara Boccardi, presidente del consiglio d’istituto del liceo che aggiunge: "alla luce del vasto consenso espresso dal collegio dei docenti, sarà ratificata quella scelta". La battaglia di Geremia (nato Giulia) è a un passo da essere vinta. manca "l’ultimo miglio", ma l’esito sembra ormai scontato. Il diciassettenne nei mesi scorsi, accompagnato dai genitori, aveva chiesto alla dirigente scolastica l’attivazione della carriera alias, ovvero il riconoscimento di essere chiamato con un nome diverso da quello del genere anagrafico, ma la risposta, a dire dello studente e dei suoi familiari, era stata "quanto meno elusiva" provocando una dura reazione anche tra i compagni di scuola dell’adolescente che avevano deciso di occupare la scuola, non solo per protestare contro la carenza di aule, ma anche per ottenere l’attivazione della carriera alias.

Le polemiche, roventi e anche politiche, però, secondo Boccardi sono solo il frutto del clamore mediatico suscitato dalle proteste. "Credo che gli animi - osserva la presidente del consiglio d’istituto - si siano agitati in questo percorso in cui determinati passaggi burocratici erano assolutamente necessari e forse il clamore, amplificato dai media, ha reso ancora più tesa la situazione. Ma a me non risulta che vi siano state contrapposizione da parte di nessuna componente del consiglio". Eppure le proteste studentesche, le puntualizzazione (anche piccate) tra la preside, Adriana Piccigallo, e l’assessora regionale all’Istruzione, Alessandra Nardini, e in documenti di critica verso la dirigente scolastica (firmati da un centinaio di genitori), compreso un certo nervosismo di molti docenti palesato nelle chat interne, ormai sono storia conclamata (e mai smentita).

"Formalmente - ribadisce Boccardi - non sono mai state avanzate resistenze all’attivazione di una carriera alias, con il conseguente regolamento, tanto meno da parte della componente dei genitori, che è quella con la quale interloquisco di più. La mia idea è che i percorsi burocratici ci sono e andavano conclusi anche in maniera celere così è stato. Lo sapevano anche gli studenti. Nessuno ci ha mai manifestato la volontà di impedire questo processo o di bloccarlo. Ma ora è il momento di guardare avanti e di chiudere definitivamente e in maniera positiva questa vicenda. Lo faremo nella prossima riunione di inizio gennaio".