FRANCESCO PALETTI
Cronaca

Gattuso punta la panchina del Pisa: "Allenare i nerazzurri? Presto"

L’arrivo del campione del mondo potrebbe essere ufficializzato a ore

Gennaro Gattuso

Pisa, 19 agosto 2015 - La voce si è diffusa fin dalle prime ore del mattino, complice un tweet del giornalista sportivo Michele Criscitiello: «Gattuso partirà alle 14.30 da Gallarate diretto a Pisa» aveva scritto il volto noto di SportItalia e addetto stampa del Novara. Smentita, però, dall’entourage del presidente nerazzurro Fabrizio Lucchesi secondo cui l’ex centrocampista del Milan e dell’Italia mundial di Lippi non si sarebbe mai mosso da Gallarate (in provincia di Varese) dove Gattuso è proprietario di un paio di locali, entrambi chiusi per ferie sino al 31 agosto. Che sia a Pisa, per strada o ancora in Lombardia, comunque, è certo che il «Ringhio nazionale», non solo è parte dell’operazione che ha portato all’acquisizione dell’80% del Pisa da parte di Lucchesi, ma è anche vicino alla panchina nerazzurra: ieri Lucchesi ha incontrato per la prima volta la squadra e ha avuto modo di avere un primo scambio d’impressioni con Favarin, attuale «inquilino» della panchina nerazzurra, che approfondirà ulteriormente nella giornata di oggi durante la quale è previsto un ulteriore incontro e un primo «faccia a faccia» con il direttore generale attualmente in carica Marco Cerminara. Oggi, dopo l’amichevole con il Viareggio, o più probabilmente domani, qualora la dirigenza opti definitivamente per il cambio di panchina, potrebbe arrivare la «fumata bianca» per Rino Gattuso, campionissimo da giocatore (in bacheca, oltre a un titolo mondiale, anche un Europeo «under 21» due scudetti, altrettante Champions League e una Intercontinentale), ma meno fortunato nei suoi esordi da allenatore dato che ha collezionato finora tre esoneri sulle panchine di Sion, Palermo e Ofi Creta. Il quale, comunque, contattato da La Nazione, non ha affatto chiuso la porta all’’ipotesi: «Io sulla panchina del Pisa? Per il momento è ancora presto per parlarne» ha detto tagliando corto, ma senza escludere l’eventualità.

Se così fosse per Favarin, tecnico preparato e persona perbene che ha gestito in modo intelligente queste difficilissime settimane, si confermerebbe la «maledizione della panchina del Pisa», la squadra della sua città che l’allenatore originario di Coltano sogna di guidare da sempre senza riuscirvi: quindici anni fa rimase per oltre tre settimane in «stand by», dopodiché Gerbi e Posarelli gli preferirono Carboni. Stavolta, invece, avrebbe guidato il Pisa per poco più di un mese, durante il quale è accaduto praticamente di tutto e senza nemmeno aver avuto la possibilità di esordire in campionato.